Il regista Marco Tullio Giordana in città? No, non ci sono i soldi: “Cento passi”…indietro

 
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Gela. Non ci sono i soldi e l’arrivo in città del regista Marco Tullio Giordana salta, a meno di improbabili ripensamenti. Non ci sono i soldi. L’autore di “Maledetti vi amerò”, “Pasolini, un delitto italiano”, “Romanzo di una strage”, per non citare i forse fin troppo noti “I Cento passi” e “La Meglio gioventù”, era stato inserito nel programma del cartellone di “Versi di luce 2017”. Da alcuni anni, infatti, il festival dei corti, grazie alla passione, ma soprattutto all’abnegazione, di un gruppo di cinefili locali, che fanno capo alle associazioni “Stellamaris” e “Renovatio”, si tiene anche in città, in contemporanea con Modica, dove tutto è nato. La nuova edizione di “Versi di luce”, seppur ridotta ad una sola giornata, sembra salva. Niente da fare, però, non solo per Marco Tullio Giordana ma anche per l’attore teatrale Sergio Vespertino, anche lui previsto originariamente in cartellone. Con pochi sponsor privati a disposizione (non sono tanti gli imprenditori locali disposti a scommettere sul “cinema che nessuno conosce”), gli organizzatori avevano pensato di chiedere un contributo all’amministrazione comunale. Sarebbero stati sufficienti 9 mila euro. Stringendo, si poteva anche arrivare a 7 mila euro. Morale della favola? Non ci sono né 9 mila euro né 7 mila euro. La cifra disponibile, almeno in municipio, è esattamente 0. Quindi, niente Marco Tullio Giordana ma solo una versione ridimensionata del festival dei corti, probabilmente da tenere nell’ex chiesa di San Giovanni. Di certo, il periodo economico vissuto in città non è dei più favorevoli. Gli operai dell’indotto Eni rimasti senza un’occupazione fissa, giovanissimi costretti a lasciare la città, intere famiglie che con difficoltà riescono a sbarcare il lunario. Forse, i cinefili protagonisti di questo “film” si erano illusi davanti ai 15 mila euro che la giunta comunale, solo a fine dicembre, ha concesso all’Istituto culturale per la cinematografia, del regista Gianni Virgadaula. Soldi che serviranno a finanziare un vecchio progetto dell’istituto, un documentario storico. Titolo del progetto, “Gelone, il Tiranno, lo Stratega, il Campione di Olimpia”. I soldi concessi sono solo una parte, limitata, di quelli originariamente chiesti, circa 37 mila euro. Insomma, meglio di niente pur di non girare le spalle all’epopea di Gelone. Il contributo è stato giustificato, così come si legge nella delibera di giunta, nell’ottica di “promuovere una nuova immagine del territorio”. Gelone lo promuove, il territorio, Marco Tullio Giordana no. Sembra questa, ad occhio e croce, l’idea sottesa allo 0 messo a disposizione, da un punto di vista finanziario, dall’amministrazione comunale. In attesa di assistere, trepidanti, alla prima di “Gelone, il Tiranno, lo Stratega, il Campione di Olimpia”, bisognerà rinunciare ad uno dei più prolifici registi europei. Per citare uno dei primi lungometraggi di Giordana, potremmo concludere con un triste presagio, “Appuntamento a Liverpool”

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