Il tavolo “alternativo” non si rompe, continua il confronto: rimangono i nomi di Catalano e Giudice

 
1
Le potenziali proposte rimangono legate a Massimo Catalano e Ignazio Giudice

Gela. A Giacomo Gulizzi, che è stato anche capogruppo del Pd in consiglio comunale, hanno dato il compito di portare avanti le possibili interlocuzioni con tutti i gruppi interessati agli sviluppi del tavolo alternativo all’area dem. Nelle scorse ore, proprio Gulizzi ha tirato le somme degli incontri avuti nell’ultimo periodo. Con lui, quelli che stanno tentando di mettere insieme non solo ciò che rimane in città del centrosinistra ma anche di “territori” politici che toccano i confini dei moderati. C’era la sensazione che si potesse stringere per l’individuazione di un nome da proporre come eventuale candidato a sindaco, ovviamente destinato ad essere messo sul tavolo della successiva trattativa con chi sta guardando con interesse al tavolo programmatico, ad iniziare dal Pd. Al nome condiviso non si è ancora giunti, ma da quanto emerge sarebbero ormai due le proposte consolidate. Nel confronto avviato ormai da diverse settimane, i profili che vanno per la maggiore rimangono quello dell’ex consigliere comunale Massimo Catalano (già vicino al gruppo di Forza Italia e che potrebbe essere la proposta “moderata”) e del segretario confederale della Cgil Ignazio Giudice (sul quale sembra puntare la “sinistra” del tavolo).

Alternative che però non appaiono in contrasto tra loro, almeno in questa fase. Insomma, chi ha voluto il tavolo programmatico esclude di andare incontro ad eventuali scissioni. Ci sarebbe la volontà di condividere la decisione. Il gruppo che man mano inizia a prendere consistenza si è però posto dei paletti, “niente primogeniture, nomenclature o etichettature”. Chi vuol trattare con loro dovrà rinunciare ad imporre soluzioni elettorali, anche di candidati da sponsorizzare. Inoltre, si va senza simboli di partito. Condizioni che probabilmente verranno verificate nei prossimi giorni e soprattutto con gli interlocutori. Una nuova riunione dovrebbe tenersi a breve. Quelli al tavolo, però, ci tengono a prendere le distanze da tentativi, più o meno concreti, di “riciclare” qualche grande vecchio. Il nome da sostenere come candidato a sindaco (in accordo con i possibili alleati) e quelli da calare nelle liste non saranno espressione di ciò che è già stato. L’intenzione c’è, ma deve ancora diventare una vera proposta politica rivolta alla città.

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here