Un traffico internazionale di reperti archeologici, per Mondello e Veres attesa sull’estradizone

 
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Gela. Per ora, sono state stralciate le posizioni processuali di Rocco Mondello (ai domiciliari in Germania dove risiede) e del mercante d’arte William Thomas Veres (che invece vive in Inghilterra). Il collegio penale del tribunale di Caltanissetta vuole attendere l’esito dei procedimenti di estradizione avviati nei loro confronti. Sono stati entrambi coinvolti nell’inchiesta “Demetra”, ritenuti componenti di una presunta organizzazione che avrebbe gestito un traffico internazionale di reperti archeologici, prelevati anche da siti locali. Difesi dagli avvocati Davide Limoncello e Angelo Cafà, sono finiti a processo insieme ad altri presunti complici, tutti raggiunti da provvedimenti cautelari al termine dell’inchiesta condotta dai magistrati della procura nissena ed eseguita dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio. In aula, si tornerà sia a febbraio che a marzo. Il collegio penale dovrà decidere anche in merito all’apertura del dibattimento per tutti gli altri imputati. In base a quanto emerso, ci sarebbe stato un nucleo gelese attivo nel recupero illecito di reperti archeologici poi rivenduti nei mercati internazionali.

Le accuse sono state mosse contro Simone Di Simone, Orazio Pellegrino e Giuseppe Cassarà e ancora Matteo Bello, Angelo Chiantia, Luigi Grifasi, Francesco Giordano, Luigi Lacroce, Francesco Lucerna, Giovanni Lucerna, Maria Debora Lucerna, Calogero Ninotta, Salvatore Pappalardo, Gaetano Patermo, Gaetano Romano, Luigi Signorello e Palmino Signorello. Sono difesi dai legali Ivan Bellanti, Paolo Di Caro, Ignazio Valenza, Dario Giambarrasi, Walter Tesauro, Salvatore Manganello, Vincenzo Vitello, Alfio Lenza, Simone Iofrida, Giampiero Russo e Alfonso Russo.

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