Il tribunale ordina lo sgombero delle case, urla e protesta di centinaia di abusivi al Comune

 
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Gela. Scoppia la rabbia delle famiglie che hanno occupato abusivamente per anni gli alloggi dello Iacp. Stamattina un centinaio di cittadini, la maggioranza donne, ha fortemente inveito contro l’amministrazione comunale, rivendicando tutela contro lo Iacp. L’istituto autonomo delle case popolari si fa forte di una sentenza del tribunale, che ordina lo sgombero immediato (entro 10 giorni) degli appartamenti occupati senza titolo da almeno sette anni.

Nella maggioranza dei casi si tratta di famiglie che vivono in condizioni disagiate. Trovare una soluzione non è semplice. Il sindaco Domenico Messinese ha provato a calmare la folla inferocita. “Ho scritto allo Iacp chiedendo una sospensione dello sfratto – ha spiegato – cercheremo di trovare una soluzione ma nel rispetto della legge”.

L’ordine di sfratto riguarda gli appartamenti di via Osorno nel rione Scavone, nell’estrema periferia nord di Marchitello e in piazza Eleusi. I residenti abusivi chiedono il diritto di potere acquistare quegli appartamento, come già avvenuto per altre famiglie regolarmente assegnatarie delle case popolari. La perdita dell’abitazione, per molti di loro, potrebbe tradursi con l’intervento dei Servizi sociali e la successiva perdita della patria potestà dei figli nei casi limite. 

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