“Impianti sportivi si rilanciano aprendo a società e associazioni”, Iv: “Ora bandi pubblici”

 
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Malluzzo, Perna e Di Francesco

Gela. Le strutture sportive della città, con in testa gli impianti calcistici, possono essere rilanciate se si apre all’intervento dei privati e delle associazioni. Una proposta in tal senso arriva dai dirigenti di Italia Viva, Cristian Malluzzo, Nadia Di Francesco e Giuseppe Perna. “La situazione che da anni grava sullo stadio “Vincenzo Presti” è diventata insostenibile. La lodevole iniziativa sportiva intrapresa dalla dirigenza del nuovo Gela Calcio va supportata dalla politica e nello specifico da questa amministrazione. Si rischia ad inizio stagione di avere un campo inagibile, il che oltre a creare un danno di immagine, creerebbe un forte danno economico alla società neopromossa nel campionato di Eccellenza per la mancata vendita di abbonamenti e biglietti, rischiando che si scelga un campo di gioco in una delle città limitrofe. Lo sport – spigano – può essere un volano per l’economia della città ma per esserlo serve avere una programmazione seria e ben definita in merito alla gestione degli impianti sportivi, non solo lo stadio ma tutte quelle strutture di proprietà del Comune che ad oggi sono abbandonate. Come Italia Viva non vogliamo entrare nelle polemiche degli ultimi giorni in merito all’utilizzo dell’impianto “Mattei”, struttura che è registrata come centro federale e che dovrebbe servire a far crescere i giovani talenti locali”. Malluzzo, Di Francesco e Perna pongono quella che ritengono l’unica vera alternativa per far rinascere le strutture locali.

“Piuttosto vogliamo essere collaborativi e facciamo una proposta, sia lo stadio di via Niscemi sia gli altri impianti abbandonati sparsi per la città vengano messi a bando pubblico. Questa amministrazione – aggiungono – a causa dei problemi che attanagliano le casse comunali e per una comprovata incapacità in materia di gestione di strutture pubbliche non ha la forza né per la gestione ordinaria degli impianti sportivi né per un programma di valorizzazione a lungo termine. Il caso del PalaLivatino dovrebbe essere un esempio virtuoso da seguire e su questa scia siamo dell’opinione che la migliore soluzione da perseguire è quella di bandire degli avvisi pubblici che permettano a società ed associazioni sportive di gestire le strutture. Lo sport e la gestione delle società sportive segue sempre più gli asset delle imprese, il ruolo della politica deve essere quello di agevolare coloro i quali investono nello sport e continuano a credere nella città”. Una linea che il gruppo locale di Italia Viva adesso avanza ufficialmente.

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