In camera aveva armi giocattolo modificate, annullata condanna a minore: venne trovata carabina

 
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Gela. Incongruenze nelle motivazioni della condanna di primo grado e nella ricostruzione dei fatti hanno portato all’annullamento della sentenza che era stata emessa nei confronti di un minorenne, accusato di aver avuto la piena disponibilità di una carabina giocattolo, modificata per fare fuoco. I giudici della Corte d’appello minorile di Caltanissetta hanno accolto il ricorso presentato dal legale del giovane, l’avvocato Salvo Macrì. Già in primo grado, erano cadute le accuse collegate ad altre due armi giocattolo, trovate nella sua camera. Venne provato che non avrebbero mai potuto sparare. Anche sulla carabina, la difesa ha spiegato che il minore non sapeva che potesse fare fuoco. Non sarebbe stato lui a modificarla o ad alterarla per convertirla in un’arma a tutti gli effetti. Vennero trovate in una cassettiera del letto del giovane. L’imputato ha sempre respinto le accuse.

Anche la procura generale ha condiviso i motivi di ricorso della difesa. L’annullamento fa venire meno la condanna ad otto mesi di reclusione. Nelle motivazioni, si capirà se i giudici nisseni d’appello abbiano disposto il rinvio, nuovamente ai giudici di primo grado.

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