Inchiesta antimafia “Leonessa”, cadono accuse a consulente: arriva archiviazione

 
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Gela. E’ stato coinvolto nella vasta indagine antimafia “Leonessa”, coordinata dai pm della Dda di Brescia. Per il consulente Rosario Catalano, però, tutte le contestazioni sono cadute, prima ancora di arrivare davanti ai giudici lombardi. La sua posizione è stata archiviata. La decisione è stata formalizzata dal gip bresciano, anche a seguito di documentazione prodotta, in fase di indagine, dalla difesa, sostenuta dall’avvocato Angelo Cafà. Il consulente era accusato di aver fatto parte del presunto sistema organizzato dagli stiddari, per acquisire somme illecitamente, attraverso compensazioni fiscali irregolari. Il suo nominativo risultava tra quelli dei referenti di una delle aziende che avrebbe incassato compensazioni non dovute, con l’aggravante di aver favorito il clan. Accuse pesanti che la difesa ha sempre respinto, ottenendo anche la revoca di un primo sequestro, che era stato disposto dai pm bresciani.

E’ stato dimostrato che Catalano non ebbe mai ruoli di gestione diretta dell’azienda e anche i rapporti lavorativi si interruppero. Lo stesso consulente ha escluso categoricamente qualsiasi coinvolgimento in sistema illeciti. L’archiviazione delle accuse nei suoi confronti è stata confermata, così come chiesto proprio dal difensore che lo assiste.

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