Inchiesta “Cave canem”, quindici a processo: nell’indagine ricostruiti furti in città

 
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Gela. Vennero coinvolti in un’inchiesta che i pm della procura e i poliziotti del commissariato concentrarono su un giro di furti messi a segno in città. L’indagine fu ribattezzata “Cave canem” e questa mattina è stato aperto il dibattimento, davanti al giudice Martina Scuderoni. Sono quindici gli imputati. Si tratta di Salvatore Perna, Giuseppe Migliore, Giuseppe Ciaramella, Nicola D’Amico, Gaetano Alferi, Giuseppe Ventura, Epifanio Fontana, Salvatore Curvà, Gaetano Romano, Calogero Daniele Infurna, Daniele Nocera, Nunzio Accomando, Francesco Scollo, Angelo Vella e Vittorio Graziano Comes. Sono diversi gli episodi ricostruiti dagli inquirenti.

Uno delle vittime dei colpi ha scelto di costituirsi parte civile, con il legale Giovanni Giudice. Gli imputati sono difesi dai legali Giacomo Ventura, Davide Limoncello, Cristina Alfieri, Francesco Enia, Maria Cascino, Giovanni Cannizzaro, Nicoletta Cauchi, Floriana Trainito, Carmelo Tuccio, Rosario Prudenti e Stefania Valente.

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