Intimidazione al titolare di un centro ottica, spari contro la vetrina: un’assoluzione

 
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Gela. Non sono emerse conclusioni sufficienti per ritenere che abbia fatto parte del gruppo che agì contro un centro di ottica, in via Crispi. E’ stato assolto Giovanni Viscuso. La decisione è stata formalizzata con il dispositivo rilasciato dal collegio penale del tribunale. Secondo le accuse, sostenute dai pm della Dda di Caltanissetta, l’imputato avrebbe partecipato all’intimidazione ai danni del titolare dell’attività commerciale. Diversi colpi di arma da fuoco vennero esplosi contro la vetrina, danneggiandola. Si sarebbe trattato, secondo gli inquirenti, di una ritorsione per un presunto debito non onorato dall’esercente. C’era stata una contesa su merce fornita da un grossista. Il titolare del centro, preso di mira, mise in dubbio la qualità della fornitura e l’entità del costo. Chi agì, per gli inquirenti l’avrebbe fatto su commissione, per fare pressione. I fatti risalgono ormai a dodici anni fa.

Veniva contestato il tentativo di estorsione. In un ulteriore filone processuale, per un altro coinvolto è arrivato l’annullamento della condanna da parte della Cassazione. Rispetto alla posizione di Viscuso, l’accusa aveva concluso chiedendo la condanna a cinque anni di detenzione. La difesa, sostenuta dal legale Vincenzo Merlino, nelle conclusioni ha ricostruito la vicenda, senza individuare collegamenti con l’imputato. Il titolare dell’attività è stato parte civile nel giudizio, assistito dal legale Carmelo Terranova che invece ha concluso per la condanna dell’imputato.

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