Iv: “In Sicilia servono termovalorizzatori ma nei siti adatti e nel rispetto dell’ambiente”

 
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Palermo. Sessantamila tonnellate di rifiuti verranno inviati al termovalorizzatore di Copenaghen per un costo previsto di 45 milioni di euro a carico dei cittadini siciliani. Altro tema che amplifica l’emergenza rifiuti è quello dei termovalorizzatori per cui il governo Schifani dovrà fare tutto da capo. L’avevamo riportato a seguito della risposta dell’assessore Roberto Di Mauro, intervenuto all’Ars. “Mentre la politica regionale azzera l’iter per la costruzione dei due termovalorizzatori siciliani, vengono bruciati 45 milioni di euro dei contribuenti – spiega Claudio Lombardo responsabile ambiente di Italia Viva Sicilia – per inviare 60 mila tonnellate di rifiuti presso il termovalorizzatore di Copenaghen, in Danimarca. Le discariche siciliane sono sature e non vi è alternativa per i rifiuti: bisogna costruire i termovalorizzatori”.

”Per Italia Viva è necessario incrementare la raccolta differenziata e il riuso, ma siccome ci sarà sempre una quota di rifiuti da eliminare, è inderogabile costruire due o tre termovalorizzatori in Sicilia, scegliendo con attenzione i siti, dal punto di vista strategico, viario e ambientale. I termovalorizzatori hanno dei sistemi di recupero del calore derivante dalla combustione. I rifiuti vengono bruciati in un forno, composto da una o più caldaie che operano a una temperatura superiore agli 850 gradi: questo procedimento permette la totale ossidazione del rifiuto ed evita la produzione di diossine. Per questo motivo i termovalorizzatori ad oggi rappresentano la soluzione migliore per chiudere il ciclo di gestione dei rifiuti”, conclude Lombardo.

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