L’ombra di nuovi rischi per l’ambiente dietro ai progetti Petroltecnica e Syndial: i grillini, “siamo già un’area contaminata”

 
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Gela. Petroltecnica ma anche Syndial, due progetti che i consiglieri comunali del Movimento cinque stelle vogliono verificare, pubblicamente, chiedendo alla giunta comunale quali rischi effettivi

ci siano per una città, già martoriata a livello ambientale.

I rifiuti trattati. Le due aziende, infatti, hanno ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni per realizzare altrettanti impianti nell’area industriale di Eni. Nel progetto di Petroltecnica si prevede il trattamento anche delle terre di bonifica, mentre Syndial mira alla produzione di energia partendo dalla frazione umida dei rifiuti. La città rischia di diventare un immondezzaio industriale? “Come mai dopo aver dichiarato che Gela meritava un’altra possibilità – dicono Simone Morgana, Viriginia Farruggia, Angelo Amato e Vincenzo Giudice – in seguito alla grave contaminazione subita da uno sviluppo industriale incondizionato e, probabilmente, privo del dovuto monitoraggio, sia sul territorio che sui cittadini, si sia scelto lo stesso territorio contaminato per la realizzazione di un impianto di trattamento di rifiuti speciali che servirà tutto il sud Italia, legalizzando, forse, persino il trasporto del polverino delle acciaierie di Taranto”. Per i grillini, le responsabilità sono delle giunta ma anche della Regione, a cominciare dal presidente Rosario Crocetta. “Sarebbe utile sapere come mai le autorizzazioni siano state rilasciate dal dirigente del ministero, mentre il decreto Aia, nonostante il nostro sia un sito Sin, sia stato emanato dalla Regione Siciliana – spiegano ancora i consiglieri del Movimento cinque stelle – in realtà questa procedura avrebbe dovuto rappresentare una garanzia per Gela, ma, purtroppo, certa politica gelese ha solo svenduto il proprio territorio a danno dei cittadini. Ci piacerebbe sapere quando è stato pubblicato il bando per le manifestazioni di interesse da parte di Confindustria Sicilia, rivolto a nuovi investitori e conoscere quali siano i siti dell’area industriale messi a disposizione non solo da Eni, ma anche dall’Irsap. Ci piacerebbe sapere cosa, sia il Comune sia la Regione, stiano programmando in seguito a quanto emerso attraverso la call di Invitalia e alla palese volontà da parte della comunità di dare un indirizzo diverso al territorio”. La discussione sul progetto Petroltecnica, la prossima settimana, potrebbe arrivare in aula consiliare. Da settimane, è sotto verifica da parte di un gruppo di consiglieri comunali.

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