La rabbia di Moi. “Serve chiarezza, siamo stanchi di essere palleggiati”

 
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I tifosi del Gela a Licata

Gela. Scendere in campo liberi da qualsiasi condizionamento con l’obiettivo di vincere il derby. Era questo l’unico intento degli uomini di mister Terranova. Ed in effetti la prima frazione di gioco è stata una dimostrazione di assoluta forza del delfino biancazzurro che, di fronte ad una buona Sancataldese, ha sempre tenuto il pallino del gioco. Prima Alma, poi Gallon e squadra a riposo forte del doppio vantaggio. Nella ripresa ,come oramai da copione in questa stagione nefasta, arriva il momento dell’arbitro: rigore per la Sancataldese ed espulso Moi per doppia ammonizione. Bruno dal dischetto non sbaglia. Ed ecco che nella testa dei giocatori biancazzurri riaffiorano immediatamente le tante delusioni passate per i torti subiti ma soprattutto la consapevolezza di essere stati lasciati in balìa di loro stessi dalla società. Per i verdeamaranto approfittare del momento di scoramento degli avversari è anche fin troppo prevedibile. Il gol del pareggio è la perfetta concretizzazione di una delle tante leggi non scritte del calcio: gol fallito, gol subito. Il giovane difensore Polito si divora un gol fatto calciando forte e alle stelle ad un metro dalla porta. Dopo neanche un minuto, sul fronte opposto, la squadra di Marcenò non sbaglia e Tosto sigla il gol del pareggio.

Al triplice fischio un Gela demoralizzato si stringe dinanzi ai suoi encomiabili tifosi i quali a gran voce, nel modo migliore che conoscono, manifestano vicinanza, lealtà e dedizione alla squadra. Il post partita è un turbinio di sentimenti contrastanti.

Davide Moi è quello maggiormente contrariato.” Ennesima partita condizionata da episodi. La mia espulsione è ingiusta. Abbiamo fatto il possibile per rimettere insieme i cocci dopo una settimana trascorsa a preoccuparci di tutto fuorché di calcio. Abbiamo bisogno di chiarezza una volta per tutte. Siamo stanchi di essere continuamente palleggiati da tutte le parti in causa. Noi non vogliamo arrenderci. Stiamo lottando con tutte le nostre forze per recuperare una stagione storta. Molti di noi sono padri di famiglia, meritiamo rispetto e con noi i nostri straordinari tifosi. E’ dura sapere di essere stati lasciati soli. Per questo è doveroso un confronto con la dirigenza per avere delle spiegazioni. Io sicuramente salterò la partita con la Nocerina, ma non dovrà essere così per il resto del gruppo”.

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