L’agricoltura locale al collasso, i sindacati: “La politica dia seguito agli impegni assunti”

 
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Gela. L’agricoltura locale è in enorme difficoltà e, fin qui, nulla di nuovo sotto il cielo. Nei mesi scorsi, però, c’erano stati impegni istituzionali che, adesso, le organizzazioni sindacali del comparto agricolo chiedono a gran voce di concretizzare. “Il nostro territorio, nonostante il declino industriale – spiegano Salvatore D’Arma e Paolo Maganuco – non è ancora riconosciuto come zona agricola svantaggiata. Il Piano di sviluppo rurale esclude le nostre aree dalla possibilità di accedere a diversi benefici. Addirittura, siamo considerati ad alta produttività orticola mentre i produttori locali sono quotidianamente costretti a combattere davanti alla mancanza d’acqua, dovuta a dighe fatiscenti, all’assenza dei sistemi di interconnessione e ad una gestione approssimativa e non priva di illegalità da addebitare all’ex giunta regionale”.

“Verso il declino definitivo”. D’Arma, per conto dell’Unsic, e Maganuco, referente dell’Upa, si rivolgono alle istituzioni locali e non solo. “L’agricoltura deve tornare ad essere un tema centrale, così come capitato con la precedente commissione comunale sviluppo economico – dicono ancora – ci vuole uno sforzo congiunto dell’amministrazione comunale e dell’assise civica. Senza la realizzazione degli impegni assunti, il comparto locale andrà verso il declino definitivo”.

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