Le aziende di contrada Brucazzi nel mirino dei ladri, verso un accesso controllato: “C’è chi dorme negli uffici”

 
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Gela. “C’è anche chi dorme di notte all’interno degli uffici delle proprie aziende pur di evitare i furti che causano enormi perdite economiche”. Ingressi controllati nel quadrante nord 1. Diversi imprenditori, titolari di aziende insediate nel quadrante nord 1 dell’ex area industriale Asi di contrada Brucazzi, oggi Irsap, hanno voluto incontrare i responsabili locali della stessa Irsap. Nelle ultime settimane, i capannoni di diverse aziende sono diventati terra di conquista per gruppi di ladri, più o meno organizzati. Davanti al funzionario Irsap Maurizio Catania, sono state espresse le preoccupazioni d’imprenditori che, da tempo, si trovano ad affrontare una vera e propria questione sicurezza tra le strade dell’area industriale. Sono circa cinquanta le aziende insediate nel quadrante nord 1, quello più esteso dell’intera area di contrada Brucazzi. All’incontro, però, era presente solo una minima parte dei titolari, una ventina in tutto. Chiedono presidi stabili di vigilanza, a partire da un ingresso controllato di mezzi e persone all’interno del quadrante nord 1. Quindi, un sistema di monitoraggio con ingresso regolato da una sbarra meccanica controllata per il tramite di una centrale con video collegamento. Gli imprenditori presenti si sono detti disponibili a sostenere il costo del servizio di vigilanza da affidare ad un’unica società privata che, però, assicuri il monitoraggio ventiquattr’ore su ventiquattro, acquisendo i dati di tutti i mezzi in transito. Un sistema, come ha confermato il funzionario Irsap Maurizio Catania, che potrebbe partire già tra qualche settimana in un altro quadrante dell’area industriale, quello nord est.

L’Irsap mira a migliorare il sistema d’illuminazione. Preoccupazione è emersa dalle parole d’imprenditori come Angelo Tuccio, Carmelo Turco e Rosario Amarù, questi ultimi tra i vertici regionali e nazionali di Confindustria, Rocco Fisci e Roberto Sola. All’incontro ha preso parte il presidente dell’associazione antiracket Renzo Caponetti che, proprio nelle scorse ore, ha categoricamente escluso che i raid tra i capannoni di contrada Brucazzi siano da legare a presunte richieste estorsive. I funzionari Irsap, comunque, hanno confermato l’intenzione di rendere nuovamente efficiente il sistema d’illuminazione pubblica tra le strade del quadrante nord 1. Intanto, la prossima settimana è in programma un incontro tra imprenditori, forze dell’ordine e magistratura locale. Sono stati proprio gli imprenditori con il presidente dell’associazione locale Roberto Sola a chiedere il coinvolgimento di carabinieri, polizia e magistrati della procura.

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