L’indagine sulla vasca 4 di raffineria, sarà Cassazione a decidere: fissata udienza

 
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Gela. Sulle vicende processuali che un anno fa portarono a dichiarare la prescrizione, ad ottobre sarà la Cassazione a pronunciarsi. Su ricorso della procura generale e del legale di diversi operai esposti all’amianto, è stata impugnata la sentenza che dichiarò prescritte le accuse mosse a vertici Eni e operatori. Si tratta dell’ex amministratore delegato di raffineria Bernardo Casa, di Biagio Genna e Arturo Anania. L’inchiesta si sviluppò sulla vasca 4 di raffineria, che secondo le accuse sarebbe stata usata come vera e propria discarica, per smaltire sostanze pericolose e amianto. In primo grado, i giudici del tribunale di Gela emisero condanne a quattro mesi di reclusione per i tre imputati, assolti invece a altre contestazioni. L’assoluzione arrivò inoltre per Rosario Orlando e Aurelio Faraci. Nonostante la prescrizione, accertata in secondo grado, sarà la Cassazione a pronunciarsi. Per la procura generale nissena e per il legale degli operai esposti (aderenti all’Ona), l’avvocato Davide Ancona, la Cassazione dovrebbe valutare importanti aspetti proprio sulla prescrizione, soprattutto nel calcolo dei termini. La procura generale ha aderito integralmente ai motivi proposti. Per i difensori di tutti gli imputati, gli avvocati Gualtiero Cataldo e Grazia Volo, non ci fu alcuna irregolarità nella gestione della vasca 4, che avrebbe comunque avuto le autorizzazioni per lo stoccaggio di rifiuti pericolosi. Questo hanno spiegato nei vari gradi di giudizio, sottolineando come Eni fu costretta ad attendere le lunghe procedure della Regione prima di conseguire tutti i permessi. Secondo la linea difensiva, non ci furono irregolarità o smaltimenti contrari alla normativa. Nel giudizio, è parte civile anche Vincenzo D’Agostino (rappresentato dall’avvocato Giovanni Avila).

L’operatore Eni per diversi anni fu assegnato alla vasca. Secondo gli inquirenti, venne esposto a rischi che ha descritto in aula. Altri colleghi hanno invece ridimensionato la sua versione. Parti civili nel procedimento sono inoltre il Comune, le associazioni “Aria Nuova” e “Amici della Terra” e l’Ona (con gli avvocati Flavio Sinatra, Joseph Donegani, Salvo Macrì ed Ezio Bonanni). Ad ottobre, sarà la Cassazione ad entrare negli aspetti più strettamente di legittimità del giudizio rilasciato dalla Corte d’appello.

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