Liste bloccate all’Asp per le riabilitazioni dei disabili, Rinciani fonda un comitato

 
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Il medico pediatra Antonio Rinciani

Gela. Oltre 300 pazienti sono in lista d’attesa per una visita all’Aias, quasi 200 domiciliari. Una situazione insostenibile che ha indotto il dottor Antonio Rinciani a fondare un comitato per sollecitare la Regione (gli assessori Razza e D’Ippolito) ad intervenire.

“Ci sono genitori che attendono da anni visite di logopedia e psicomotricità per i propri figli nelle strutture convenzionate con il territorio dove le liste risultano bloccate – denuncia Rinciani  – Al 31 dicembre scorso risultano in lista d’attesa all’Aias di Gela 319 pazienti ambulatoriali , 190 domiciliari  e, 9 soggetti per il seminternato e i tempi, vanno dai due ai tre anni. In provincia di Caltanissetta ci sono ben quattro strutture che si occupano di erogare lo stesso servizio, con procedure più snelle e attese minime. Un dislivello, l’ennesimo, tra il Nord e il Sud della Provincia nissena per scelte che nulla  avrebbero a che fare la responsabilità delle Asp territoriali ma che son da fare ricadere nella politica.

Rinciani, pediatra, da sempre in prima linea nelle battaglie che riguardano la salute della città, quotidianamente si imbatte nell’impossibilità di far accedere i propri pazienti a terapie convenzionate, con attese che durano anni e la conseguente degenerazione delle patologie.

Non potendo accedere ai servizi convenzionati solo poche famiglie hanno accesso alle terapie mediche che diventano così un lusso che in molti non possono assolutamente permettersi. Di qui, la degenerazione della patologia.

Rinciani, Presidente del comitato delle famiglie con portatori di handicap, ha scelto di fare sua questa battaglia dove gli unici a perdere sono i pazienti che attendono terapie da anni a causa di “scelte politiche scellerate che hanno portato a una distribuzione dei posti convenzionati completamente erronea che non tiene conto neanche della distribuzione della popolazione che tra i Comuni di Gela, Licata e Niscemi, supera i 150 mila utenti. Una cosa è iniziare il trattamento a sei mesi e un’altra è intervenire a un anno e mezzo a causa di una problematica fatta di immobilismo e disparità di trattamento nella gestione del denaro pubblico”. 

Per Rinciani, che da anni si occupa di malattie da industrializzazione la vera la vergogna è che si tratta di bambini che attendono un trattamento ‘dovuto’. “Da studi accertati – prosegue il medico – i polluttanti atmosferici incidono sulla sostanza bianca del cervello incidendo notevolmente sull’incremento della patologia autistica alla quale assistiamo nel nostro territorio”

I genitori dei bambini diversamente abili sono stati invitati ad aderire al Comitato e a battersi per il diritto alla salute. Il Presidente dell’AIAS Anna Maria Longo inviterà personalmente gli assessori della Regione a fare una visita istituzionale e visitare la struttura di Borgo Manfria, oggi in piena manutenzione per l’ampliamento dei locali.

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