M5s con Di Stefano, “vincerà il modello Gela”: “La città rinasce con i carusi, siamo persone libere”

 
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Gela. I grillini del Movimento cinquestelle in città con i calibri da novanta. In serata, i parlamentari regionali e nazionali hanno incontrato i sostenitori, ospitando l’ex presidente della Camera Roberto Fico e il capolista alle europee Giuseppe Antoci, che alla guida del Parco dei Nebrodi ha contrastato gli interessi dei clan. Antoci ha ricordato la lotta di Vincenzo Agostino, appena scomparso, per avere verità sulla fine del figlio e della moglie incinta, trucidati dai killer di mafia. Per Antoci ci sono esempi “straordinari” come Franca Evangelista, vedova del commerciante Gaetano Giordano, presente in sala. Tanti i presenti nel lido sul lungomare scelto per l’incontro. C’era il consigliere comunale M5s Virginia Farruggia, ora in corsa per rientrare nella lista ufficiale M5s. Fico ha insistito sul netto no all’autonomia differenziata, che il governo Meloni sta appoggiando, ha riferito, solo per andare verso le volontà della Lega. Il senatore Ketty Damante a sua volta ha segnalato le incongruenze del governo Meloni che sempre più spesso toglie fondi al sud d’Italia, anche rispetto al Pnrr. “La politica regionale e locale, con i progetti dal basso, vanno aiutate. A questo serve la politica della coesione”, ha detto. “Il Movimento cinquestelle ha scelto di sostenere Terenziano Di Stefano per migliorare la città “, hanno detto gli esponenti pentastellati. Si deve iniziare dalla “normalità”, hanno insistito. L’importanza del voto “per il riscatto della città”, così è intervenuto il senatore Pietro Lorefice. Autonomia differenziata e Lega, per Lorefice, sono aspetti che “non possono trovare spazio in Sicilia”. “Dobbiamo mobilitarci tutti anche sui livelli essenziali delle prestazioni – ha sottolineato Lorefice – le bonifiche sono essenziali. Grazie al governo M5s, dal 2018, sono usciti i bandi per le bonifiche, con il ministro Sergio Costa”.

“Terenziano Di Stefano diventerà sindaco – è intervenuto il parlamentare Ars Nuccio Di Paola – il modello Gela oggi ha sei liste. Saremo una squadra. È un’alleanza con forze politiche che vogliono costruire un progetto che domani andrà alla Regione e poi a livello nazionale. Terenziano Di Stefano ha amministrato senza montarsi la testa. Quando ha finito l’esperienza in consiglio comunale è tornato a lavorare. Con lui, abbiamo sempre collaborato. Abbiamo portato i trenta milioni di “Qualità abitare”. Questa città la cambieranno i quarantenni, “i carusi”, così ci chiamano”.

Di Stefano con Damante, Lorefice, Antoci e Di Paola

Di Stefano ha parlato di “dovere morale” del progetto che la coalizione sta sostenendo per la città. “Siamo stati i primi a parlare di Pnrr con tanti esponenti del Movimento cinquestelle, anche se io non ne faccio parte ed ero in amministrazione – ha aggiunto Di Stefano – abbiamo portato più di trenta milioni. Ne abbiamo portati cento milioni. In questa città non si progettava da anni”. Un “salva Gela” è quello che ha chiesto a Giuseppe Antoci. “Questa città ha dato tutto per sessant’anni, per i giacimenti e per la presenza industriale – ha detto ancora il candidato sindaco – è ora che ci venga dato. Questo territorio è stato sfruttato all’ennesima potenza”. Il disavanzo del Comune “deve essere azzerato dal governo per ripartire subito”, ha insistito. “Siamo tutte persone libere – ha concluso Di Stefano – nessuno è stato costretto. Tutti si sono avvicinati spontaneamente e questo non sta avvenendo in altre coalizioni. Basta, serve una politica sana e perbene”.

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