Macchitella lab, Guzzardi: “Quale somma ha chiesto inizialmente Eni? Quando verrà ceduta al Comune?”

 
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Gela. Ieri, in consiglio comunale, il sindaco Lucio Greco ha dato ulteriori delucidazioni sugli sviluppi della vicenda Macchitella lab. L’ex casa albergo potrebbe aprire i battenti entro i prossimi mesi, diventando un polo per start up e didattica. Ci sono però punti che per il presidente di “Moto civico” Filippo Guzzardi potrebbero non andare a favore della collettività e del municipio. “Il primo cittadino ha dichiarato che a seguito di sopralluoghi dei tecnici comunali e del cane a sei zampe, si è convenuto che il costo dell’area dove è ubicata la struttura, a carico del Comune e quindi dei contribuenti, sia di 300mila euro, qualificandola come una somma significativamente ridotta rispetto a quella originariamente pensata da Eni. Ci chiediamo quale fosse questa cifra che la major energetica pretendeva – dice Guzzardi – a fronte del milione di euro speso con fondi, gelesi, delle compensazioni per ristrutturare un edificio abbandonato, ridotto ad un fabbricato fatiscente e inutilizzabile. Inoltre il Comune, secondo quanto ha aggiornato il sindaco, prenderà possesso della struttura in comodato d’uso gratuito per due anni, rinnovabili. Ci chiediamo quante volte si dovrà rinnovare questo biennio in comodato per arrivare alla cessione diretta, che secondo quanto più volte garantito dai vertici della multinazionale, avverrà in maniera gratuita. Due anni di comodato non bastano?”. Per Guzzardi, mancano certezze sui tempi per la cessione definitiva della struttura mentre l’ente comunale spenderà comunque somme consistenti.

“Se non abbiamo capito male, per avere due anni di comodato d’uso dell’ex casa albergo, il Comune si impegna a pagare trecentomila euro per l’intera superficie su cui insiste l’immobile oltre a dover riqualificare, giustamente, l’area circostante sulla base di un progetto redatto da Eni e, soprattutto, senza certezza alcuna rispetto a quando avverrà la cessione definitiva di Macchitella Lab, gratis. Infine – aggiunge Guzzardi – forse per mera dimenticanza, il sindaco nulla ha aggiunto sugli arredi, sulle spese vive, sulla gestione e su chi ricadranno titolarità e pertinenze. In merito a tutto ciò, speriamo di sbagliarci, resta il sospetto e l’immagine di un Davide ancora con le braghe calate innanzi a Golia”.

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