Malattie infettive senza medici, tra i ricoverati due extracomunitari affetti da tubercolosi

 
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Gela. Non ci sono medici nel reparto di Malattie infettive.

Stamattina i sei pazienti ricoverati, due dei quali affetti da tubercolosi, non hanno potuto contare della presenza dei sanitari.

L’unico dei tre incaricati, ancora in servizio attivo, è stato costretto ad assentarsi. Il responsabile dell’unità di Malattie infettive è in ferie prolungate e prossimo alla pensione. Un altro ha accettato il trasferimento a Messina. Con un solo medico è utopistico pensare di garantire tutti i turni lavorativi.

Oggi è stato Luciano Fiorella, direttore dell’ospedale “Vittorio Emanuele” ad indossare il camice bianco e sopperire ad una richiesta di consulenza. Era corso ai ripari anche per la Medicina e la Farmacia.

La drammatica situazione legata alla carenza di medici sembra essere passata inosservata anche agli inconsapevoli diecimila che ieri si sono riversati in ospedale a sostegno della raccolta firme per sollecitare la Regione ad attivare la Brest-Unit. Ieri, al corteo dei manifestanti si era aggiunto anche Carmelo Iacono, direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale, senza per questo accennare alcuna emergenza in Malattie infettive. Un silenzio condiviso dal manager dell’Asp con i rappresentanti sindacali comparto sanità e i volontari delle associazioni che operano tra le corsie dell’ospedale.

Intanto, nel reparto di Malattie infettive i pazienti ricoverati non possono fare altro che attendere l’arrivo di un medico. 

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