Missuto ricevuto in prefettura, “c’è attenzione sul mio caso ma voglio incontrare Mattarella”

 
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L'imprenditore Emilio MIssuto

Gela. Oltre 130 giorni di sciopero della fame, nel suo camper parcheggiato a ridosso di palazzo di giustizia. Ieri, l’imprenditore Emilio Missuto è stato ricevuto in prefettura, a Caltanissetta. Fin dall’inizio del suo sit in, lo scorso anno, ha chiesto di poter incontrare i vertici del tribunale e appunto dalla prefettura. La sua vicenda e quella delle imprese di famiglia, sono diventate una consuetudine non risolta. Da anni, Missuto si batte per avere giustizia. Tutto iniziò con un appalto pubblico, in Sardegna, che non è mai stato liquidato al gruppo imprenditoriale. Da allora, la crisi si è fatta sempre più intensa, tra azioni giudiziarie e attese di decisioni, che proseguono ancora oggi a circa venti anni di distanza. “La prefettura mi ha assicurato che segue la mia vicenda – dice Missuto – ho ribadito l’intenzione di voler incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, un siciliano che può capire quello che si deve patire per andare avanti nel proprio lavoro”. In questi anni, pure il sito produttivo del gruppo è stato preso di mira.

I danni sono ingenti e ostacolano l’avvio di nuovi lavori, nonostante ci siano delle prospettive in tal senso. Missuto ha costantemente denunciato l’accanimento a suo danno “dei poteri forti e della mafia”. Si sono susseguiti gli esposti alle forze dell’ordine e in procura. Lo sciopero della fame prosegue.

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