Morto nel carcere di Balate, trovato senza vita un detenuto catanese: non si esclude il suicidio

 
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Gela. E’ stato trovato privo di vita all’interno della sua cella nel carcere di Balate.

Trovato senza vita nella sua cella. Si tratta di un trentenne catanese, finito nella struttura di Gela per scontare la pena. Gli inquirenti, dopo i rilievi del caso, ipotizzano il suicidio. Ad allertare il personale e gli agenti di polizia penitenziaria è stato il compagno di cella. Al risveglio, nelle prime ore del matino, lo avrebbe ritrovato senza vita. Nella struttura di Balate è arrivato il magistrato di turno per effettuare tutti gli accertamenti. Non è da escudere che ulteriori approfondimenti possano scattare già nelle prossime ore. La morte del detenuto trova conferma anche dai rappresentanti sindacali dell’Osapp e dal segretario generale aggiunto dell’organizzazione Domenico Nicotra. Il trentenne, con diversi precedenti penali alle spalle anche da minorenne, pochi giorni fa aveva avuto un colloquio con uno degli educatori della struttura: aveva manifestato un certo disagio sul piano psicologico.

“Più attenzione per la casa circondariale di Gela”. “Da tempo – spiega lo stesso Nicotra – chiediamo maggiore attenzione per la casa circondariale di Gela. Dal momento dell’avvio, non ha mai avuto un direttore di ruolo. Non si può avere una struttura penitenziaria con un direttore presente solo una o due volte a settimana. In questo modo, viene a mancare il polso della situazione e non si riesce a percepire la quotidianità dei detenuti”.

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