Non c’è ancora intesa sul piano di dimensionamento scolastico, rimane il nodo dei comprensivi

 
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Gela. Lasciare tutto com’è, accorpando solo i due istituti scolastici che in termini di alunni iscritti vengono considerati “in sofferenza” (il primo circolo didattico di via Feace e la San Francesco) oppure concentrarsi su un piano che prevede sette comprensivi. Sono queste le ipotesi sul tavolo in vista della chiusura del piano di dimensionamento scolastico, che l’amministrazione comunale (sempre che rimanga in carica) dovrà inviare alla Regione. Questa mattina, lunghissimo confronto in municipio tra i dirigenti scolastici degli istituti cittadini, l’assessore Valeria Caci e i consiglieri comunali della commissione cultura (Guido Siragusa, Sara Bonura, Vincenzo Giudice, Vincenzo Cirignotta e Crocifisso Napolitano). Molto passa dai numeri in gioco, soprattutto quelli occupazionali. “Da insegnante – spiega il grillino Vincenzo Giudice – non capisco perché si debba eventualmente approvare un piano che preveda solo sette comprensivi, tagliando praticamente tre istituti. Ho fatto notare che si tratta di posti di lavoro che verranno persi e non potranno più essere recuperati. Credo, invece, che si debba passare solo ad accorpare i due istituti in sofferenza, in termini di iscritti, e mantenere invariato il resto della situazione”.

L’intesa non appare a portata di mano, anche perché i dirigenti scolastici presenti al vertice non hanno una posizione univoca. “Come commissione stiamo cercando di trovare la soluzione migliore, insieme ai dirigenti e all’assessore – dice il presidente Guido Siragusa – domani incontreremo anche i sindacati del settore e le due opzioni ancora sul tavolo vanno valutate con attenzione”.

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