“Nuovo governo per rilancio edilizia”, Cosca: “Bloccare sul nascere infiltrazioni criminali”

 
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Il sindacalista Fillea Francesco Cosca

Gela. La necessità di un nuovo governo nazionale, anche per intervenire sulle incompiute di sempre, a cominciare dalla Siracusa-Gela, passando da quanto sta accadendo per la 640 Caltanissetta-Agrigento. Il segretario provinciale della Fillea-Cgil Francesco Cosca chiede che si faccia presto. Il settore edile locale è stretto nella morsa della crisi. “Soprattutto a chi come noi vive in un’area che è stata radicalmente penalizzata negli investimenti infrastrutturali e nella quale il numero degli addetti nel settore edile continua a decrescere, così come decresce il monte salari dichiarato dalle imprese edili – dice il sindacalista – serve immediatamente una svolta radicale in materia di lavoro e quindi un nuovo governo nazionale che segni una forte discontinuità rispetto al precedente, anche per affrontare le tante emergenze occupazionali e sociali in atto. Per quanto riguarda il settore edile, tanto per citare le due più importanti questioni che hanno effetto sul nostro territorio, ricordiamo che al Ministero del lavoro è aperto il tavolo che riguarda la crisi della Cmc, rispetto alla quale entro ottobre bisogna individuare percorsi e soluzioni e che è impegnata nei lavori per il completamento della 640 Agrigento-Caltanissetta, ed è in alto mare l’importantissima definizione del caso che riguarda la Siracusa-Gela”. Per il sindacalista, però, un nuovo corso deve passare dal rispetto della legalità, bloccando sul nascere gli appetiti criminali.

“Una forte discontinuità è parimenti necessaria rispetto ad un’azione di governo che fino ad oggi ha sistematicamente cercato di demolire il codice degli appalti, favorendo criminali e colletti bianchi in odore di mafia, ed è necessaria in quanto sono state radicalmente ignorate le richieste, giunte da più parti, sul ripristino del Durc per cantiere sull’attuazione dell’articolo 105 del Codice appalti – continua – misure che servono a contrastare i connubi tra mafia, colletti bianchi e certa politica, nonché misure indispensabili a rendere visibile e perciò perseguibile il lavoro in nero che infetta il nostro tessuto sociale e la nostra economia locale. Nella nostra provincia, è tanta la fame di lavoro e c’è l’esigenza di potere operare in maniera regolare e sicura. Serve un nuovo governo che segni un forte cambiamento in materia di lavoro e che abbia tra i propri obiettivi principali quello di mettere al sicuro la società rispetto alle infiltrazioni. E’ prioritario creare nuova occupazione e nuovo lavoro, salvaguardare il territorio e rispettare le istituzioni”. L’edilizia locale è in flessione da anni e, al momento, l’unica valvola di sfogo concreta la garantiscono solo i cantieri in raffineria, comunque in via di completamento.

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