Operai Medi group attendono spettanze arretrate, oggi non hanno varco i cancelli di raffineria

 
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Gela. Questa mattina, si sono nuovamente fermati gli operai edili di Medi group construction, tra le principali società attive nell’indotto di Eni. Ormai da diverse settimane, si susseguono stop da parte dei dipendenti che attendono i pagamenti arretrati dei mesi di marzo e aprile oltre alla cassa edile. I lavoratori hanno avuto modo di confrontarsi anche con i sindacati che seguono la vertenza. Domani potrebbero arrivare i pagamenti dei primi acconti del mese di maggio. Ciò che sembra preoccupare gli operai e le organizzazioni sindacali del settore è soprattutto il pregresso, ancora non coperto, oltre alla cassa edile. Saranno importanti le decisioni assunte nella procedura di concordato attivata. I lavoratori, già dall’inizio della mobilitazione, chiedono garanzie per i pagamenti. Se lo stallo dovesse proseguire ancora, sarebbero tante le famiglie in difficoltà. L’azienda è ormai una di quelle maggiormente radicate nell’indotto di Eni, con un numero assai rilevante di lavoratori. Le commesse non sono in calo.

La protesta era stata resa pubblica tra fine marzo e le prime settimane di aprile, con gli operai che non hanno fatto ingresso nei cantieri in raffineria, segnalando la necessità che l’azienda procedesse con i pagamenti non effettuati. Anche questa mattina, i dipendenti non hanno varcato i cancelli di raffineria, in attesa di sviluppi.

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