Operatori della sosta in protesta, ex consiglieri: “Servizio a Ghelas è una forzatura”

 
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L'incontro presso la sede della CGIL per la vertenza delle strisce blu

Gela. Per qualche ora hanno lasciato il presidio a Palazzo di Città per spostarsi nella sede della Cgil in via Pitagora per incontrare alcuni ex consiglieri comunali. Sono gli otto addetti alle strisce blu che, stamattina, hanno incontrato la politica nella speranza di trovare una soluzione indolore alla vertenza. L’incontro, che si è svolto nella sala riunioni della Cgil, è stato convocato proprio dal sindacato, aveva come obiettivo quello di richiamare l’attenzione dei rappresentanti politici cittadini. Di giorno in giorno, si fa sempre più reale la possibilità che gli otto addetti restino definitivamente fuori dai giochi con il passaggio del servizio alla Ghelas Multiservizi. Una vertenza che ha inasprito i rapporti con il commissario straordinario, Rosario Arena, che continua a restare fermo nella posizione di passare il servizio nelle mani della municipalizzata Ghelas multiservizi. Una scelta, ha sempre sottolineato Arena, dettata dalla necessità di incrementare le entrate per rifocillare le casse magre del comune. A parere suo e dei tecnici comunali, l’unica soluzione possibile anche se va a sacrificare gli otto posti di lavoro. La soluzione, ovviamente, non piace ai diretti interessati ed ai sindacalisti, Nuccio Corallo ed Emanuele Scicolone, che oggi hanno voluto illustrare l’intera vicenda agli ex consiglieri comunali. Ad accettare l’invito e presentarsi nella saletta intitolata a Pio La Torre, sono stati gli ex consiglieri comunale Giuseppe Ventura, Simone Morgana, Virginia Farruggia ed Enzo Cascino.

Tutti convergono principalmente verso un unico obiettivo, e cioè di puntare sulla questione giuridica della vicenda. Dal loro punto di vista, il passaggio del servizio alla Ghelas è una forzatura contro legge, a maggior ragione, tagliare fuori gli addetti che per oltre 15 anni si sono occupati del servizio delle strisce blu. “Sarebbe il caso, afferma ad esempio Giuseppe Ventura, procedere, fino all’elezione del nuovo sindaco, con l’affidamento del servizio agli stessi addetti e poi lasciare che a risolvere definitivamente la questione sia la prossima amministrazione comunale”. Una di alcune soluzioni indolore per gli otto addetti, ormai a casa dallo scorso maggio. Intanto, in assenza di un regolamento della sosta, le aree adibite ai parcheggi sono costantemente presidiate da parcheggiatori abusivi e in giro per la città regna il caos assoluto.

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