Porto rifugio,”accelerare per il protocollo”: l’Autorità dovrà sostenere i maggiori costi

 
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Gela. Le cifre che saranno impegnate da Palazzo di Città non supereranno quelle dell’intesa già in passato definita con Eni. Sugli interventi per il porto rifugio, nel pomeriggio, in videoconferenza, si è tenuta una riunione indetta dalla presidenza della Regione. Il sindaco Lucio Greco, come fatto già lo scorso anno, ha escluso che l’Autorità di sistema portuale della Sicilia occidentale possa assorbire fondi dalle compensazioni che spettano alla città. L’impegno è ad accelerare per arrivare al protocollo, necessario nell’iter che dovrebbe condurre a lavori attesi da decenni. Al tavolo hanno preso parte Comune, Enimed, manager della Bioraffineria, Regione Siciliana, Protezione Civile e Autorità di Sistema Portuale. A seguito delle sollecitazioni dell’amministrazione comunale, l’Autorità si farà carico dell’adeguamento dei costi mentre rimane confermato l’impegno di Eni, che corrisponderà a 5.383.000,00 euro dalle compensazioni per nuovi interventi di riqualificazione. Una parte di questo finanziamento, circa 1,6 milioni di euro, andrà al Dipartimento di Protezione civile per le caratterizzazioni già avviate. Eni rimodulerà l’accordo che sarà firmato da tutti gli attori in tempi rapidi. Il progetto dovrà essere approvato definitivamente dall’Autorità Portuale che eseguirà la caratterizzazione integrativa, il progetto di fattibilità tecnico-economica ed il progetto esecutivo.

Nel suo intervento il sindaco ha però rimarcato che bisogna trovare soluzioni definitive che vadano oltre il dragaggio e i lavori di scavo ma che prevedano la riqualificazione complessiva del porto rifugio, reperendo i necessari fondi finanziari. Lo scorso anno, la giunta regionale aveva revocato l’apprezzamento all’intesa per gli interventi, proprio in mancanza del protocollo, non ancora finalizzato.

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