“Progettare contro il dissesto dei territori”, Gallo (Cisl): “Tavolo unico per i fondi”

 
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Un'area della Piana di Gela

Caltanissetta. C’è la necessità di sfruttare tutte le risorse, messe a disposizione dal ministero e dal Pnrr, soprattutto per mettere in sicurezza le aree più a rischio sul piano del dissesto idrogeologico. Il segretario della Cisl per i territori di Caltanissetta, Agrigento ed Enna, Emanuele Gallo, lamenta anche il fatto che ad oggi sia mancata un’ampia programmazione in materia, con fondi che sono stati persi. “Le tristi vicende di questi giorni rilanciano la necessità di intervenire sul riassetto idrogeologico della Sicilia. Da qualche anno ormai – dice il segretario Gallo – registriamo eventi meteorologici avversi che devastano il territorio siciliano e che richiedono interventi di prevenzione, mitigazione e riassetto di ampie aree. Con un comunicato stampa dello scorso 9 febbraio, avevamo rilanciato il tema del dissesto idrogeologico richiamando il decreto “Semplificazioni”. Avevamo evidenziato come le risorse economiche, disponibili per interventi di messa in sicurezza del territorio, non erano state adeguatamente sfruttate. A livello nazionale erano stati infatti presentati 119 progetti per un ammontare di circa 262 milioni. La Sicilia, Regione nella quale 270 comuni su 390 sono a rischio idrogeologico, aveva messo a punto appena sette iniziative finanziate, per un totale di 18 milioni 531 mila euro. Ben poca cosa se rapportati alle reali necessità. Queste opportunità, date dal Ministero dell’Ambiente per il ripristino, la salvaguardia, la messa in sicurezza di aree esposte a rischio di dissesto e per le opere già esistenti, vanno assolutamente colte. I Comuni devono prepararsi a sfruttare le ingenti risorse del Pnrr, da ben 15 miliardi e 600 milioni di euro. Non sono più ammesse indolenze amministrative o peggio superficialità e incompetenza. Il futuro è nelle loro scelte”.

Quanto accaduto a livello meteorologico, in questi ultimi giorni, ha fatto nuovamente temere per la tenuta di interi territori. Per il sindacalista, i Comuni delle aree di Caltanissetta, Agrigento ed Enna devono avviare tavoli istituzionali, per programmare e accedere ai fondi. “«Le forti piogge di questa settimana, sottolineate da immagini drammatiche, richiedono azioni decise. Come Cisl torniamo a proporre l’avvio di un coordinamento strategico tra quelle amministrazioni comunali maggiormente esposte a pericoli derivanti dal dissesto idrogeologico. E’ il momento di una stagione nuova, improntata alla programmazione e alla pianificazione del territorio. Per prevenire eventi climatici avversi, i Comuni delle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna ragionino come un unico soggetto per sfruttare ogni risorsa. Oltre a quelle economiche ci sono quelle tecniche, assicurate dalla società pubblica Sogesid cui ci si può rivolgere per la redazione tecnica dei progetti. Ricordo inoltre che, ai presidenti di Regione, è stato conferito il potere di snellire del 40 per cento le procedure dandogli pure la facoltà di anticipare il 30 per cento delle somme necessarie per sostenere l’apertura dei cantieri. Credo che questo sia il miglior modo di tutelare i cittadini e i loro beni nonché di dare una risposta all’economia depressa di molte zone della Sicilia centro-occidentale. I lavori pubblici rappresentano una robusta boccata di ossigeno per l’occupazione che manca o che scompare sotto i colpi della crisi pandemica”.

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