Puzza nell’aria, le segnalazioni proseguono ma sono partiti i primi interventi nel capannone

 
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I primi lavori nell'area della Pescagel

Gela. Ancora un week end difficile, quello appena trascorso, per i quartieri che da giorni ormai sono costretti a subire il tanfo di pesce marcio che ogni sera arriva dalla zona industriale. Sabato e domenica, complice il forte vento che soffiava da est, la puzza ha di nuovo infestato soprattutto le zone del Tribunale, il quartiere Giardinelli, il centro storico e si è spinta fino a Caposoprano. Ancora una volta sono state decine le segnalazioni dei cittadini sui social, stanchi ormai di non poter più riuscire a riposare con le finestre aperte. Come evidenziato sia dall’Arpa che dal fascicolo la fonte del cattivo odore sarebbe da individuare nelle tonnellate di pesce che stanno marcendo sotto le macerie del capannone della Pescagel. Inutili finora i tentativi di abbattere le esalazioni con dei prodotti chimici con cui una ditta specializzata sta irrorando da giorni le macerie. Ci sono alcune zone del capannone che purtroppo sono state finora irraggiungibili a causa dei ripetuti crolli. Ieri mattina però sono iniziati i lavori di demolizione e messa in sicurezza del capannone. Diverse ruspe stanno tirando giù le lastre di lamiera del tetto e stanno iniziando ad abbattere la struttura. Sono lavori che richiederanno un paio di giorni ma che finalmente consentiranno alle ditte specializzate nelle bonifiche di intervenire per iniziare a rimuovere il materiale organico ancora sommerso da detriti e lamiere. Intanto vanno avanti le indagini volute dalla Procura e portate avanti sia dai carabinieri del Noe che dagli operatori dell’Arpa.

Le verifiche sono state autorizzate sia rispetto a possibili emissioni in atmosfera sia per eventuali sversamenti nel fiume Gela. Le indagini sono state delegate ai carabinieri del Noe e al personale dell’Arpa di Caltanissetta. Al momento non è escluso che la chiazza maleodorante individuata nelle acque del fiume e poi finita in mare sia legata all’acqua utilizzata dai Vigili del Fuoco per spegnere il rogo e poi finita negli scarichi del capannone. Anche questo sarà verificato nei prossimi giorni.

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