Tracollo dell’edilizia e le incompiute, Cosca: “La politica faccia il proprio dovere”

 
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Il segretario Fillea Francesco Cosca

Gela. Una crisi con pochi precedenti. L’edilizia nell’intera provincia è ormai segnata solo da numeri in negativo. Calano gli occupati, ma anche le aziende e i loro fatturati. Un collasso che ha segnato la linea principale della relazione del segretario provinciale della Fillea Cgil Francesco Cosca. La guida degli edili, che dovrebbe essere confermato, ha esposto la sua relazione questa mattina, nel corso del congresso territoriale tenutosi a Caltanissetta. Infrastrutture primarie come le strade in totale precarietà, cantieri che non partono, un porto rifugio arenato e l’edilizia scolastica che segna il passo. Tutti fattori di una crisi che costringe i lavoratori del settore a lasciare il territorio. Cadono anche aziende storiche come la Turco Costruzioni, con operai ancora in cerca di collocazione. “Nella nostra provincia insiste l’Eni attraverso la raffineria che tra qualche settimana inaugurerà la green refinery. Syndial è impegnata nelle bonifiche e Enimed ha come missione industriale l’estrazione di oli – ha detto – le tre aziende, seppur con qualche lieve ritardo riconducibile agli iter autorizzativi stanno rispettando il contenuto del protocollo siglato al Ministero dello Sviluppo Economico nel 2014”. Per il segretario Fillea, proprio nella sfera di Eni  i lavoratori dell’indotto devono poter contare sulle stesse opportunità di quelli del diretto. “Oggi con l’impegno della stessa Eni di convertire gli impianti in green si sta cercando di ridurre i danni creati dalla chiusura del ciclo di raffinazione del greggio – ha proseguito – il protocollo firmato deve essere destinatario di relazioni costanti tra i soggetti firmatari e in modo rapido va reso esigibile in tutte le sue articolazioni compreso il famoso “Progetto salute” da estendere a tutti i lavoratori dell’indotto così come vale per i dipendenti dell’azienda, da ciò ne trarrà beneficio il mondo del lavoro e l’economia di un territorio vasto che va oltre la città di Gela”.

Ma le incompiute per il segretario sono ancora troppe. Dalla Gela-Catania alla Siracusa-Gela, così come le strade che collegano il sud e il nord della provincia, ridotte a semplici trazzere. “La Fillea Cgil e la Cgil – ha aggiunto -già da tempo hanno cercato di smuovere le parti politiche del territorio perché fortemente coinvolte su ragionamenti che interessano la viabilità, la produzione, e le costruzioni di arterie così importanti. L’Anas e la Regione Sicilia dovrebbero garantire circa 400 milioni per la famosa circonvallazione di Gela che eviterebbe seriamente il passaggio di mezzi pesanti e di conseguenza si ridurrebbe l’inquinamento verso la via Venezia. Ma fondamentale e’ anche l’ammodernamento della Gela-Catania, importante arteria di collegamento che servirebbe soprattutto ad evitare altri tragici incidenti, a onorare i tanti morti che si sono registrati in una arteria rimasta ormai un lontano ricordo di scorrimento a doppia corsia”. Senza investimenti, non solo Gela ma l’intero territorio vanno incontro al tracollo finale e la politica per il sindacalista dovrebbe battere un colpo. ” Inoltro il mio il benvenuto al commissario straordinario del Comune di Gela nominato dal governo regionale dopo la mozione di sfiducia al sindaco, ormai ex, e gli auguro un buon lavoro affermando da subito che siamo pronti a qualsiasi invito per una collaborazione sinergica che ci permette di affrontare le tante cose da fare. Non siamo alternativi alla politica ma vogliamo collaborare per fare in modo di raggiungere lo stesso obiettivo, con molta umiltà diciamo che non abbiamo bisogno di lezioni da nessuno”.

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