Referendum sulla Giustizia: la parola ai cittadini

 
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Gela. Domenica 12 giugno, dalle 7 alle 23, gli italiani sono chiamati alle urne per cinque quesiti referendari che riguardano il tema della giustizia,Il referendum è stato  promosso dal Partito radicale e dalla  Lega.

Molti cittadini conoscono per sommi capi il motivo del referendum e  sono favorevoli. I più anziani dichiarano che Domenica si recheranno alle urne , altri invece, soprattutto i giovani, non sono interessati e snobbano l’obbligo al voto per tutti gli aventi diritto.

Il referendum si compone di cinque quesiti abrogativi: Abolizione della legge Severino, Limitazione delle misure cautelari, Separazione delle funzioni, Valutazione professionale dei magistrati ed Elezione dei componenti togati del Consiglio Superiore della Magistratura. I quesiti referendari sono cinque, ma si può scegliere di votare anche solo per uno di essi.

In estrema sintesi, deve votare “sì” chi è d’accordo a cambiare l’attuale legge e deve votare “no” chi invece vuole mantenere le cose così come sono ora. Ogni quesito, per essere valido, deve raggiungere il quorum: vuol dire che deve votare la metà più uno degli aventi diritto (50%+1).

Per esprimere il proprio voto è necessario andare alle urne con un documento d’identità e la tessera elettorale

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