Requisizioni a Farello, Tar accoglie ricorso confraternite: annullata ordinanza sindaco

 
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Gela. Dopo la sospensiva accolta, che ha bloccato l’ordinanza dello scorso novembre, “congelando” la requisizione di quindici loculi a Farello, arriva anche la sentenza che annulla il provvedimento firmato dal sindaco Lucio Greco. I giudici del Tar Palermo hanno accolto il ricorso di quattordici confraternite, che in passato hanno realizzato strutture cimiteriali a Farello. Si sono opposte, attraverso i loro legali, alla continua requisizione dei loculi da parte del Comune, che in questo modo ha cercato di tamponare l’emergenza sepolture. Secondo i giudici del Tar, non sono ammissibili provvedimenti che non pongano un limite temporale alla loro efficacia. “Certamente il limite temporale di tali provvedimenti deve essere adeguato al rischio da fronteggiare, ma nel senso che deve essere rapportato al tempo necessario per fronteggiarlo, attraverso gli strumenti ordinari, che devono essere attivati nel più breve tempo possibile, e non in attesa che venga risolto il problema generale da cui il rischio è scaturito, in tempi del tutto incerti. Tali conclusioni – si legge nella sentenza – non sono infirmate dalla circostanza che, nella sola parte motiva dell’impugnata ordinanza, viene fatto riferimento ai tempi tecnici di ricognizione dei loculi con concessioni scadute e per la programmazione della realizzazione di nuovi e ulteriori loculi di cui la tempistica indicata non è certa, ma puramente sperata”.

Il sindaco ha più volte denunciato “l’immobilismo” del passato che avrebbe causato l’emergenza, senza alcuna disponibilità di loculi comunali per le sepolture. Palazzo di Città ha commissionato circa ottanta loculi prefabbricati ed è stato approvato un provvedimento per l’estumulazione delle salme presenti al monumentale di Caposoprano, in spazi non più coperti da concessione. Anche in questo caso, però, si sono sollevate voci contrarie e probabilmente diversi cittadini si rivolgeranno a loro volta al Tar. Intanto, i giudici palermitani hanno annullato l’ordinanza dello scorso novembre, confermando la linea dei rappresentanti delle confraternite.

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