Rifiuti, in aula molte assenze: opposizione contro linea Greco, niente atto d’indirizzo

 
0
Il consigliere indipendente Alessandra Ascia

Gela. Più di tre ore di confronto, in aula consiliare, ma alla fine l’opposizione e la maggioranza hanno deciso di non andare al conteggio dei numeri, su un eventuale atto di indirizzo sul servizio rifiuti. L’opposizione, che ha chiesto e ottenuto la convocazione del monotematico, ha virato su una richiesta avanzata al presidente dell’assise civica Salvatore Sammito. Nell’arco dei prossimi venti giorni, verrà convocata una conferenza dei capigruppo, alla presenza del sindaco Lucio Greco, dell’assessore Cristian Malluzzo e del dirigente del settore ambiente. Dovrà essere l’occasione per avere ragguagli sul nuovo servizio in house, che nella seduta da poco conclusasi non è stato possibile ottenere. Poteva essere una riunione piuttosto ampia, in grado di consentire un dialogo anche con gli enti e le società, che stanno gestendo il ciclo locale dei rifiuti. Non hanno partecipato, però, i vertici di Srr4, “Impianti Srr” e neppure l’assessore regionale Daniela Baglieri e il dirigente generale del dipartimento acqua e rifiuti Calogero Foti. “Siamo abbandonati – ha commentato il capogruppo di “Una Buona Idea” Davide Sincero – stupiscono tutte queste assenze e il disinteresse della Regione e dei nostri rappresentanti politici regionali”. Tutti gli assenti, a partire dal presidente della Srr4 Filippo Balbo e dall’amministratore della “Impianti Srr” Giovanna Picone, hanno inviato note con le quali hanno spiegato le ragioni della mancata partecipazione. Dagli uffici della “Impianti”, società che gestisce il servizio rifiuti e la discarica Timpazzo, fanno sapere che la convocazione ufficiale è giunta solo dopo le 12 di questa mattina. Dai banchi di opposizione, nessuno escluso, la grillina Virginia Farruggia, gli esponenti di Fratelli d’Italia Sandra Bennici e Salvatore Scerra, i leghisti Emanuele Alabiso e Giuseppe Spata e l’indipendente Alessandra Ascia, hanno pressato politicamente sulle scelte del sindaco Lucio Greco, che dopo l’addio dell’ex assessore dem Grazia Robilatte, ha di fatto tenuto le redini dell’intero settore ambiente, almeno fino alla nomina assessoriale del renziano Cristian Malluzzo.

Possibili costi maggiorati, poche certezze sul nuovo capitolato e sull’inquadramento dei lavoratori e incoerenze nella visione amministrativa del servizio, sono stati alla base delle dure critiche mosse dai banchi di opposizione. Ascia, al termine di un intervento piuttosto concitato, ha spiegato “di vergognarsi” per quello che non è stato fatto e per i costi che si stanno addossando sui cittadini, con un servizio che non dà i risultati attesi. Il sindaco Lucio Greco, nel suo lungo intervento, ha preso le distanze dai ritardi nell’avvio del servizio in house, ritornando su tutti i tentativi fatti per arrivare alla gara e ribadendo di non poter avere voce in capitolo nel cda della Srr4. Ha però ricordato l’azzeramento dei servizi aggiuntivi, “per i quali in passato si spendevano milioni di euro”, e l’assenza in strada dei cumuli, che prima spesso facevano bella mostra. “Dai partiti di opposizione, che hanno i loro rappresentanti nel governo regionale – ha detto inoltre – mi sarei aspettato un atteggiamento diverso”. Greco ha fatto intendere di non aver gradito neppure l’assenza dei responsabili di Srr4 e “Impianti Srr”. La grillina Farruggia, in apertura di seduta, ha chiosato spiegando che “gli assenti hanno sempre torto”. Ha passato in rassegna, inoltre, i troppi punti irrisolti nella gestione non solo di Timpazzo ma anche dell’impianto di compostaggio, a Brucazzi, ancora affidato all’Ato Cl2 in liquidazione. Il dem Gaetano Orlando si è rifatto alla linea del partito, chiedendo che si arrivi ad un servizio finalmente efficiente e che vengano tutelati i lavoratori. Il tema dell’inquadramento degli operai tra le fila della “Impianti Srr”, l’opposizione l’ha portato in aula e i sindacati del settore, attraverso le segreterie, hanno dato il loro contributo al dibattito. Il segretario confederale della Cgil Rosanna Moncada e quello dell’Ugl Andrea Alario, ma anche il segretario Cisl Giuseppe Pellegrino, quello provinciale Usb Luca Faraci e il rappresentante Filas Massimo Scaglione, si sono detti disponibili al dialogo, purché si arrivi ad una tutela piena dei diritti già acquisiti dagli operai della raccolta rifiuti, che per essere assunti a tempo indeterminato dall’in house “Impianti Srr” dovranno partecipare ad una selezione pubblica. Il sindacato punta ad avere numeri certi anche sulla pianta organica. L’amministratore della “Impianti Srr” Giovanna Picone parla di una pianta organica che per il servizio in città “può arrivare fino a 129 operai”. Il bando, fanno sapere dalla “Impianti Srr”, è già oggetto di valutazione con i sindacati. Il capitolato per Gela, invece, è quello sul quale hanno iniziato a confrontarsi la stessa società in house e l’amministrazione comunale (incontri confermati dall’assessore Cristian Malluzzo), adattato alle attività richieste dal Comune e ad un periodo massimo di quattro anni rispetto ai sette iniziali. “Non ci saranno costi ulteriori rispetto al passato, a parità di servizi”, fa sapere Picone. Le conclusioni esposte dal sindaco hanno ricevuto pieno appoggio dal capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli che anzi ha tacciato di “speculazione” sul tema proprio esponenti di opposizione, senza dimenticare quanto accaduto durante la sindacatura Messinese. Parole che hanno fatto accendere la miccia della polemica, che però non è sfociata in nuovi scontri verbali. Anche l’indipendente Luigi Di Dio ha “bussato” ad una Regione, troppo spesso assente quando si tratta della città. A questo punto, il dibattito si sposterà alla prossima capigruppo, che dovrà essere convocata da Sammito, così da fornire tutti gli aspetti più tecnici del nuovo servizio, certamente ancora in cima alle attenzioni della politica locale, mentre ha iniziato ad incombere nuovamente il caso Timpazzo, ricordato in diversi interventi.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here