Rogo di un’auto, fu incendiata: in giudizio assolto l’unico accusato dell’azione di fuoco

 
0
Immagini di repertorio

Gela. Al termine dell’istruttoria dibattimentale non sono maturati riscontri certi per addebitargli l’incendio di un’automobile, andata in fiamme sei anni fa, nei pressi di via Bevilacqua. E’ stata pronunciata l’assoluzione per il trentasettenne Orazio Pirone. Gli investigatori erano arrivati a lui, ritenendolo l’autore dell’azione di fuoco che distrusse la vettura. Al termine del dibattimento, il pm Gesualda Perspicace ha concluso chiedendo la condanna a nove mesi di detenzione. La difesa, sostenuta dall’avvocato Tommaso Vespo, ha invece ripercorso la dinamica dell’accaduto ma anche quella della ricostruzione investigativa. Le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona ripresero soltanto una sagoma. Si vedrebbe una persona, con il cappuccio in testa, arrivare in zona. Il legale ha rimarcato che non venne mai effettuata un’identificazione concreta di Pirone, che dal canto proprio ha sempre negato. Spiegò di non aver avuto ragioni per agire. In base alle accuse, ci sarebbero stati dissidi, forse lavorativi, tra l’imputato e il proprietario della vettura. La difesa ha insistito su alcune incongruenze, dato che il proprietario dell’auto inizialmente aveva ipotizzato una ritorsione per una sua parentela con un collaboratore di giustizia. Pista che non trovò riscontro.

Il sequestro degli indumenti e di un paio di scarpe dell’imputato ha spinto ulteriormente il legale a sostenere che mancarono elementi per ritenere che quanto ritrovato potesse essere corrispondente all’abbigliamento dell’incendiario. Alla fine, il giudice Eva Nicastro ha deciso per l’assoluzione.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here