“Sanità in coma”, tagli a reparti e servizi soppressi anche in Cardiologia

 
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Il manager Carmelo Iacono, Marcella Santino e Luciano Fiorella

Gela. Sospese le visite in Cardiologia. La lista dei reparti soppressi o ridimensionati sale a nove. Adesso il management dell’Asp di Caltanissetta, “potrebbe ricorrere all’intramoenia per evitare l’interruzione di pubblico servizio”. A chiederlo è Angelo Ietro, segretario Cisl fp, certo che l’ospedale versa in condizioni comatose.
“Da una settimana non vengono effettuati esami diagnostici quali ecg, ecocardio e holter, quest’ultimo indispensabile a registrare l’attività elettrica del cuore”. Con il ridimensionamento di Cardiologia, sale a nove il numero dei servizi sanitari soppressi o ridimensionati “a vantaggio degli ospedali di Caltanissetta e San Cataldo dove vengono dirottati con maggiore frequenza utenti gelesi – incalza Ietro – perché impossibilitati a ricevere cure nella struttura di via Palazzi che versa in uno stato comatoso”.
La denuncia della Cisl arriva il giorno dopo la visita silente in ospedale del dimissionario direttore generale dell’Asp di Caltanissetta, Carmelo Iacono, manager espressione dell’ormai ex governo Crocetta.
In tre anni di attività la politica è rimasta ad osservare, alzando di rado la voce senza per questo riuscire a rallentare una logica di “tagli” di unità operative e servizi. Un azzardo pensare di dare seguito a proclami su investimenti legati a logiche di adeguamento.
La lunga lista di errori trasversalmente investe tutta l’offerta sanitaria gelese, dall’ospedale al distretto alle strutture convenzionate, coinvolgendo il Centro di salute Mentale (Csm), Malattie infettive, Radioterapia, Neurologia, Nefrologia, Ortopedia, Chirurgia, gruppo operatorio e persino il Centro unico di prenotazioni (Cup) e la camera mortuaria il cui accesso delle salme avviene su barelle trascinate lungo le corsie affollate di pazienti e visitatori.

“La carenza di personale specialistico al Vittorio Emanuele sta mettendo a rischio il rispetto dei livelli minimi di assistenziale – tuona Angelo Ietro – Da una settimana sono state sospese le visite cardiologiche e tutte le altre attività diagnostiche. E’ stata ridotta l’attività ambulatoriale di ortopedia, che supera i 120 giorni di attesa, chiuso a dicembre l’ambulatorio di Nefrologia, per una colonscopia bisogna aspettare un anno così come per le visite di senologia. Hanno ridotto anche le attività di sala operatoria. Sono queste solo alcune delle tematiche che danno l’idea dello stato comatoso in cui versa la sanità gelese. Tali criticità non sono più accettabili, sono necessarie misure urgenti in attesa che vengano completate le procedure concorsuali. Si potrebbe attivare l’intramoenia – conclude l’esponente della Cisl – come previsto per legge (L. 124/98), per evitare l’interruzione di pubblico servizio a carico dell’azienda stessa senza penalizzare ulteriormente i cittadini di questo territorio”.

6 Commenti

  1. Vergogna vergogna e ancora vergogna .speriamo solamente nella giustizia divina a cui gli artefici di tutto questo non potranno sottrarsi

  2. Mi fa tutto schifo.
    Azzerare tutto e mandare questa inutile e compromessa classe dirigente al macero.
    Non esiste più nulla
    Il processo di “desertificazione ” della città di gela procede a ritmo frenetico.
    Quali soluzioni?
    Mandare, mi ripeto, tutti a casa!
    Come?
    Con i metodi che abbiamo: l’arma del voto e della partecipazione a tutte le strutture democratiche.

  3. Finu a qunnu i rannili un toccunu a so vigna (dei politici) un cangia nenti.
    E poi loro chiamano si fanno raccomandare e vengono serviti. Li farei stare in astanteria del nostro Ps per un paio di giorni, solo così capiranno cosa significa soffrire.

  4. Crocetta per Gela è stato devastante
    non ha fato proprio nulla x la sanità locale
    veramente i Gelesi meritavano tutto questo?
    Non veniamo considerate persone ma numeri x essere deportati al S. Elia di cl
    Nessuno della deputazione regionale che alzi la voce x i figli di Gela costretti ad essere trattati come figli di un Dio minore

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