Schianto mortale nell’asse ex Asi, per il decesso di Vittoria Caruso richieste ad inizio luglio

 
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Il tratto diventato fatale per la giovane Vittoria Caruso

Gela. Le richieste della procura e le conclusioni del legale di parte civile saranno formalizzate ad inizio luglio. La difesa del giovane Gaetano Vizzini, ora accusato di omicidio stradale e non più di omicidio, proprio a seguito del mutamento della contestazione ha comunque confermato il rito alternativo, con il giudizio abbreviato. Vizzini era alla guida dell’auto che si ribaltò su un tratto dell’asse attrezzato ex Asi, una zona assai isolata. Un incidente costato la vita alla quindicenne Vittoria Caruso. Il decesso fece partire l’inchiesta. La procura inizialmente addebitò all’imputato, rappresentato dall’avvocato Sinuhe Curcuraci, l’accusa di omicidio. Si ritenne che il giovane, alla guida della vettura, sulla quale c’era anche la vittima, effettuò intenzionalmente una manovra pericolosa, con la consapevolezza di poter causare conseguenze gravi.

La procura, nel corso del giudizio abbreviato, ha successivamente indicato il mutamento del capo d’accusa, con l’ipotesi colposa dell’omicidio stradale. I genitori della quindicenne stanno seguendo il procedimento e parte civile è costituita l’avvocato Rita Parla per conto della società “Giesse risarcimento danni”. Davanti al giudice, si è reso necessario l’esame di un perito che è ritornato sulla verifica tecnica della dinamica dello schianto.

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