Siete proprio sicuri di sapere come si vota? Ecco i consigli dell’esperto e gli errori da non fare

 
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Gela. Siete proprio sicuri di sapere come si vota il 31 maggio? Conoscete a fondo la legge elettorale?

Per evitare di incorrere in errori, provocando magari l’annullamento della vostra scheda, abbiamo chiesto un chiarimento sulla legge elettorale per il rinnovo del consiglio comunale e per l’elezione del sindaco. Eugenio Catania, legale del foro di Gela, ha approfondito lo studio della nuova legge elettorale per un intervento articolato che verrà pubblicato su una nota rivista Giuridica.

Allora senza troppi giri di parole: Cosa devono fare i cittadini?
Innanzitutto invito tutti i cittadini a non farsi prendere dal panico perché, sostanzialmente, voteremo con lo stesso sistema con il quale abbiamo votato nel 2010. Infatti, la Legge Regionale 15 settembre 1997 n. 35 che sarebbe la Legge Elettorale per l’elezioni dei Comuni della Regione Siciliana, è stata modificata con due interventi del legislatore regionali: quello del 2011 e l’altro, più famoso del 2013.

Ma quante schede avremo?

Avremo sempre una scheda, come chiarito da una nota dell’ Assessorato alle Autonomie Locali, a chiarimento delle riforma del 2013.

Si ma il premio di maggioranza?
Reiniziamo da capo e per non annoiare i lettori del Quotidiano, cercherò di essere breve, preciso e conciso chiedendo indulgenza agli addetti ai lavori per le eccessive semplificazioni. Crocetta, a pochi mesi dal suo insediamento alla Presidenza della Regione Siciliana, ha voluto ed ottenuto una modifica della Legge elettorale per la “tutela” della partecipazione delle donne alla vita politica delle nostre Comunità. Questa volontà si è trasformata nella Legge n. 8 del 2013 che ha modificato solo pochi articoli (5 circa) della Legge elettorale preesistente.
Le modifiche hanno riguardato 2 aspetti:
1) Nelle liste nessun genere deve essere rappresentato in misura superiore ai 2/3;
2) L’elettore potrà esprimere 2 preferenze di candidati appartenenti alla stessa lista, ma di genere diverso. La legge avverte che <<nel caso di espressione di due preferenze, una deve riguardare un candidato di genere maschile e l’altra un candidato di genere femminile della stessa lista, pena la nullità della seconda preferenza>> . E qui nasce il problema, come si fa a capire se una preferenza è stata messa prima o dopo? L’Assessorato Regionale alle autonomie locali ha chiarito che la scheda elettorale dovrà essere composta con i simboli della liste al consiglio comunale con a fianco due righe, una sotto l’altra e, la secondariga, sarà tratteggiata per individuare, appunto, la seconda preferenza (anche se potrebbe essere anche segnalata da dei ordinali).

Tutto il resto rimane invariato come, ad esempio, il divieto per ciascuna lista di presentare un numero di candidati superiore a quello dei consiglieri da eleggere. Anche se tale precisazione pare superflua o banale per i comuni cittadini o semplici candidati a consigliere,lo stesso non può dirsi per molti candidati a Sindaco.

Ed il premio di maggioranza?

Il Premio di maggioranza è rimasto invariato. Questo verrà assegnato al candidato a Sindaco vincitore le cui liste abbiano raggiunto almeno il 40% dei voti validi e sempre che nessuna altra coalizione di liste abbia superato il 50%+1, ex art. 4 della Legge Regionale del 1997 . Ciò vale per tutti i Comuni superiori ai 15 abitanti.

E’ vero che bisognerà sbarrare obbligatoriamente il candidato a Sindaco prescelto?

Nessuna modifica è apportata dalla legge “della doppia preferenza di genere” all’espressione della preferenza sul candidato a Sindaco e ricordo ancora ai lettori che la legge regionale n. 6 del 5 aprile 2011 aveva già abolito il c.d. “effetto trascinamento” quindi, il voto alla lista, non si estende al candidato a Sindaco collegato e, viceversa, quello del Sindaco non si estende alle liste. Quindi, sarà molto importante apporre la crocetta sul candidato Sindaco prescelto.
E a riguardo non c’è da preoccuparsi troppo perché nel 2010, i cittadini gelesi, ci hanno stupito sulla loro abilità ad usare il voto disgiunto ed, oggi, a seguito della riforma del 2011 del Governo Lombardo,i risultati potrebbero essere sorprendenti.
Quindi perché questa confusione?
Perché si confondono le incombenze dei candidati con quelle degli elettori! Forse perché si tratta di elezioni comunali e quindi tutti saremo più o meno coinvolti personalmente ed anche perché riguarda la guida e l’assetto futuro della nostra Comunità.
In breve voglio riepilogare nel modo più semplice possibile e cercando di schematizzare :

1) Avremo una scheda elettorale;
2) Potremo esprimere 2 preferenze nella stessa lista, purché di genere diverso;

3) Dovremo barrare il nome del candidato a Sindaco che sarà direttamente stampato sulla scheda;

4) Per essere eletto al primo turno, Il candidato a Sindaco, dovrà ricevere il 50%+1 dei voti validi. In caso contrario andranno al ballottaggio i due candidati più suffragati e vincerà chi prenderà il maggior numero di preferenze;
5) Il Premio di maggioranza

Il Comma 6 dell’art. 4 della legge 1998 n. 35 afferma che <<Alla lista o al gruppo di liste collegate al candidato proclamato eletto che non abbia già conseguito almeno il 60 per cento dei seggi del Consiglio viene assegnato, comunque, il 60 per cento dei seggi, sempreché nessun’altra lista o gruppo di liste collegate abbia già superato il 50 per cento dei voti validi. I restanti seggi vengono assegnati alle altre liste o gruppi di liste collegate, ai sensi del comma 4. Il premio di maggioranza previsto per la lista o le liste collegate al Sindaco eletto al primo turno nei Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti viene attribuito solo nel caso in cui la lista o le liste abbiano conseguito almeno il 40 per cento dei voti validi .>>

  1. I seggi vengono assegnati con il metodo d’hondt con cui non vi annoio.
  2. Il premio di maggioranza consta nei 2/3 dei seggi in Consiglio Comunale.                                                                                                 Quindi niente panico e che vinca davvero il migliore, per il bene di tutti!

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