Soldi dal ministero con fatture false? Quattro soci a processo: l’accusa è di truffa

 
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Gela. Una presunta truffa ai danni dello Stato per un ammontare di circa 315 mila euro. Un anno fa, arrivò il rinvio a giudizio.

I fondi dal ministero. Adesso, davanti al giudice Manuela Matta, sono finiti in quattro. Si tratta di soci, tutti riconducibili alla Coba International, al centro di verifiche da parte dei militari della guardia di finanza. La contestazione principale rimasta in piedi è, appunto, quella di truffa aggravata. Gli imputati avrebbero ottenuto fondi dal Ministero dello sviluppo economico senza averne i requisiti e utilizzando false fatturazioni. Caddero già in fase d’udienza preliminare, invece, altre contestazioni per le quali il gup dispose il non doversi procedere. Le ipotesi di reato, infatti, erano comunque prescritte. I soci del gruppo, però, hanno sempre respinto la ricostruzione arrivata dai magistrati, escludendo qualsiasi irregolarità. Intanto, il giudice Matta ha acquisito tutti gli atti relativi alle notifiche da garantire alla società al centro del caso. Nel corso della prima udienza, sono state sollevate eccezioni sul punto da alcuni difensori. Tra i legali di difesa, ci sono gli avvocati Joseph Donegani, Emanuele Maganuco, Antonio Gagliano, Liliana Bellardita, Elio Lembati, Salvatore Licata, Matteo Lus e Carmelo Tripodo. Nelle prossime udienze, inizieranno ad essere sentiti i primi testimoni.

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