Sudelettra licenzia, ventisette dipendenti in bilico: azienda non ha più lavori nel sito locale

 
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Lavoratori Sudelettra

Gela. Una crisi che nel sito produttivo locale dipende esclusivamente dall’assenza di nuove commesse lavorative. A fine anno, come è già capitato in altri frangenti, i dipendenti della società Sudelettra si ritrovano tra le mani una comunicazione che preannuncia il licenziamento. Sono in totale ventisette, impegnati nel sito locale, dove però l’azienda lucana da tempo non ha nuovi appalti. Nell’indotto di Raffineria Eni, nel quale Sudelettra ha operato per anni, non ci sono più riscontri. Nonostante le gare d’appalto alle quali ha partecipato, la società non è riuscita ad aggiudicarsi altri contratti. Sudelettra invece ha commesse in altre zone d’Italia e dell’isola. Per il management non ci sono le condizioni per andare avanti e si intende dismettere del tutto il cantiere cittadino. I lavoratori si ritrovano ancora una volta in bilico. La cassa integrazione assicurata con le misure dell’area di crisi complessa volge a conclusione e va ad aggiungersi ad un licenziamento che ora le organizzazioni sindacali cercheranno di stoppare.

I segretari di Fim, Fiom e Uilm (Alessio Pistritto, Orazio Gauci e Nicola Calabrese) hanno chiesto un incontro alla proprietà del gruppo lucano, per tentare di salvare in extremis la situazione. Senza grandi prospettive per nuovi lavori, andare avanti diventa sempre più gravoso. I sindacati hanno già sottolineato che c’è la necessità dello sblocco degli investimenti di Eni, a partire da quello del progetto “Argo-Cassiopea”, a garanzia di maggiore occupazione per l’indotto locale.

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