“Tempo stringe, ufficializzare tavolo alleanza”, Di Stefano: “Fondi tagliati? C’è responsabile, si dimetta”

 
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Terenziano Di Stefano

Gela. Il fronte interno ma anche quello dell’alleanza in costruzione. Sono i due imperativi politici prevalenti, in questa fase, tra le fila dei civici. Ormai, sembra ben avviato il percorso che dovrebbe condurre ad un patto progressista, anzitutto con le garanzie del Pd e del Movimento cinquestelle. I dirigenti di “Una Buona Idea” e “Civico lab” hanno scandagliato ogni piega di un’intesa che prende forma. Bisognerà però fare in fretta. “Io credo – dice l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano – che si debba finalizzare un tavolo unitario, al massimo, nei prossimi quindici-venti giorni. Comunque prima di Natale. Il tempo stringe e c’è da fare un lavoro massacrante. Bisogna puntellare le liste e presentare alla città il programma. Non ci interessa un’alleanza che dovesse definirsi solo a ridosso della scadenza elettorale”. Di Stefano e i dirigenti del progetto civico sono in costante contatto con la rappresentanza M5s, a partire dal parlamentare regionale Nuccio Di Paola, e con quella del Pd. “Per quanto ci riguarda e credo che lo stesso valga anche per il Movimento cinquestelle e per il Pd – aggiunge Di Stefano – un tavolo ampio è essenziale per andare avanti. Pd e M5s stanno lavorando e tengono le interlocuzioni, anche attraverso incontri mirati, per valutare la volontà di gruppi e soggetti che vogliano intraprendere un percorso comune”. Di Stefano, ormai da diverse settimane, spinge affinché il patto progressista e civico possa vedere la luce ufficialmente, magari allargato ad altre entità. “Ci riusciremo? Non lo so ma ripeto che non si può attendere ancora troppo. Si deve procedere con un percorso comune e con regole certe. In caso contrario, andremo comunque avanti”, sottolinea. Civici, dem e grillini sembrano le colonne d’Ercole di una potenziale intesa per le prossime amministrative e non solo. Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, a più riprese, ha sostenuto che deve esserci un “progetto di prospettiva” per proiettare la coalizione all’obiettivo di un governo locale che vada oltre un solo mandato. Gli incontri proseguiranno.

Di Stefano invece dà un giudizio assai negativo sugli ultimi sviluppi registrati a Palazzo di Città. “Le variazioni di bilancio? Inizialmente, pensavo che ci fosse stata una deliberazione della giunta sulla scorta di ciò che avevamo indicato – aggiunge – invece, mi pare di capire che ci sia stata, ancora una volta, una sorta di presa d’atto che concentrerà il peso delle scelte nuovamente sul consiglio comunale. Temo qualche giochetto poco gradito”. I civici quindi, già domani, affronteranno la seduta di consiglio comunale, convocata proprio per le variazioni di bilancio, muovendosi con le dovute cautele. L’ex assessore non usa mezze misure, infine, quando il tasto premuto è quello dei progetti e dei finanziamenti. In giornata, dalla Regione è arrivato un nuovo taglio, questa volta da 720 mila euro. A tanto ammontava lo stanziamento per la pista ciclabile che avrebbe dovuto collegare Macchitella al lungomare Federico II di Svevia. E’ stato deciso il definanziamento. Non ci sono più i tempi per chiudere entro le scadenze previste. Di Stefano, alla guida dell’assessorato sviluppo economico, propugnò senza sosta la strada dei programmi di finanziamento, a cominciare da “Agenda urbana”. “E’ mortificante perdere un finanziamento così importante – conclude – dopo che avevamo fatto tutto. Lo scorso anno la gara per i lavori era stata affidata. E’ vergognoso e c’è un responsabile di queste procedure che a questo punto dovrebbe dimettersi. Quello della pista ciclabile era uno dei progetti non messi in salvaguardia perché ritenevamo ci fossero tutte le condizioni per concludere entro fine anno. Invece, non si è fatto niente e non ci sono state risposte alle note inviate dal dipartimento regionale. A questo punto, temo anche per il progetto da tre milioni e mezzo di euro per l’efficientamento energetico. Se si sono posti problemi nell’iter, sarebbe stato necessario rivolgersi alla Regione e chiedere di mettere in salvaguardia oppure continuare le attività per concluderle. Invece, c’è un responsabile che evidentemente non l’ha fatto”. L’ex assessore non fa richiami diretti ma sembra piuttosto chiaro il rimando al dirigente Antonino Collura, che dall’inizio coordina tutte le procedure dei programmi di finanziamento. Già durante alcuni frangenti dell’esperienza in giunta e soprattutto a conclusione, l’ex assessore civico ha più volte manifestato un forte dissenso rispetto al modus operandi assunto dalla burocrazia comunale e dall’amministrazione, proprio sui progetti.

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