Un bar come base per lo spaccio, cadono accuse per due minori: entrambi assolti

 
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Gela. Nei loro confronti le contestazioni sono venute meno a conclusione del dibattimento. I giudici nisseni hanno assolto due minori, in passato coinvolti nell’inchiesta “Cruis”. La decisione è stata formalizzata in giornata. Entrambi furono ritenuti inseriti nell’organizzazione che avrebbe gestito attività di spaccio di droga in città, con forniture costanti e contatti con altre zone della Sicilia. L’inchiesta partì monitorando un bar, a Caposoprano. Venne individuato come una delle basi per i contatti tra pusher e clienti. Al termine del dibattimento, la procura minorile ha chiesto la condanna a sei anni e nove mesi per uno dei giovani imputati, assistito dall’avvocato Flavio Sinatra. La difesa però, anche sviluppando gli elementi acquisiti da immagini video degli investigatori, ha escluso l’esistenza di elementi concreti che potessero collegare il minore alle piazze di spaccio. Per l’altro imputato, invece, i pm hanno concluso per il perdono giudiziale, ma sempre riconoscendo un suo coinvolgimento. Anche in questo caso, la difesa, con l’avvocato Carmelo Tuccio, ha rimarcato la mancanza di riscontri effettivi. Per il legale, gli stessi elementi tecnici acquisiti non hanno dato prova di un coinvolgimento del giovane. I giudici del tribunale minorile hanno emesso la decisione, disponendo l’assoluzione per entrambi.

Un terzo giovane aveva definito la sua posizione, in abbreviato, con il perdono giudiziale. E’ invece in corso, davanti al collegio penale del tribunale di Gela, il dibattimento che riguarda altri imputati, tutti maggiorenni, sempre toccati dalla stessa inchiesta.

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