Un ospedale a 4 stelle: in futuro stanze di degenza a pagamento al Vittorio Emanuele

 
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Gela. Il contante non dovrà circolare più tra le corsie dell’ospedale dove sarà introdotta la possibilità di scegliere il medico chirurgo o una stanza di degenza di “prima classe”. Sono queste le principali novità che scaturiranno con l’approvazione del regolamento delle prestazioni sanitarie. Dal prossimo mese, i medici che effettuano attività intramoenia tra le corsie dell’ospedale non dovranno incassare soldi. Ci penserà l’azienda sanitaria a recuperare le somme ed emettere regolare fattura. Il regolamento è stato voluto e pubblicato dal management dell’Asp cl2, diretto da Carmelo Iacono, per disciplinare l’aspetto finanziario del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” e tutti gli altri appartenenti ospedali appartenenti al territorio nisseno. Si baserà, sostanzialmente, sul monitoraggio delle entrate, dell’adempimento delle attività fiscali, della corretta tenuta delle scritture contabili e del recupero dei crediti insoluti. La struttura di via Palazzi, coordinata dal direttore Luciano Fiorella, grazie alla nuova regolamentazione delle prestazioni sanitarie introdurrà anche nuove direttive. Tra queste le stanze di degenza a pagamento e la possibilità di scegliere il medico chirurgo che dovrà operare. Naturalmente tutte le opzioni saranno a carico del paziente a beneficio delle casse dell’Asp cl2 che potrebbero avere un maggiore introito. La conferma arriva dal direttore sanitario del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”, Luciano Fiorella, secondo il quale “il progetto è in fase di rivisitazione e mira a definire il regolamento prima di poterlo applicare correttamente. Sarà determinante rimodulare l’ospedale e creare anche delle nuove stanze di degenza a pagamento con la possibilità di scegliere un confort alberghiero”. In altri ospedale del territorio esistono queste opzioni che consentono di ospitare un parente in camera, godere di un letto supplementare e di un divanetto, oltre ad un vero angolo dedicato alla ospitality. Intanto, nel rispetto del mancato adempimento della regolamentazione di tutte le attività sanitarie, dopo l’accorpamento dell’ormai ex azienda sanitaria di via Palazzi con quella dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta e dell’Ausl territoriale, il regolamento sarà univoco. Non saranno garantite attività intramoenia per tutti quei servizi che risultano sospesi o sono inattivi. Il riconoscimento delle attività, suddiviso in quote tra ospedale e medico operante, sarà gestito in tempo reale dall’Asp. Un riconoscimento che consentirà di ricostruire tutte le visite effettuate in ospedale tramite servizio intramoenia rispetto alle difficoltà riscontrate in passato anche dai militari della guardia di finanza.

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