“Argo-Cassiopea”, richiesta concessione demaniale anche per le aree a terra

 
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Gela. Settembre potrebbe essere un mese forse importante per l’avvio dei cantieri del progetto per il gas “Argo-Cassiopea”. Gli uffici municipali pare abbiano praticamente concluso l’attività istruttoria per il rilascio dell’ulteriore autorizzazione, che si aggiunge a quella dello scorso anno. L’attività è in corso, condotta dal dirigente Emanuele Tuccio e dai funzionari del settore. La Riserva Biviere, come ha spiegato il responsabile Emilio Giudice, sta chiudendo l’iter per il relativo parere, con le prescrizioni previste. Enimed, la società del gruppo Eni che sta coordinando il maxi progetto sul gas, ad inizio agosto ha inoltrato richiesta per la concessione demaniale marittima nelle aree che rientrano nell’investimento, per un periodo di dodici anni. Negli ultimi giorni è stata inoltrata anche la richiesta per la concessione demaniale sulle aree a terra, per trenta mesi. In entrambi i casi, le istanze della multinazionale sono state indirizzate all’Autorità portuale della Sicilia occidentale, che è subentrata nella gestione proprio delle aree demaniali e dei siti locali. La richiesta è stata pubblicata anche nell’albo comunale. Sono tutti adempimenti che dovrebbero precedere l’avvio dei cantieri, per un investimento strategico, ancor di più in questo periodo segnato dalla necessità di aumentare le scorte nazionali di gas.

Entro i prossimi trenta giorni potranno essere presentate eventuali osservazioni, da chi ne abbia interesse. I manager Eni avevano delineato un cronoprogramma, con avvio a regime della produzione di gas fissato al 2024. Potenzialmente, almeno così era stato indicato, il grosso delle attività di realizzazione potrebbe prendere il via a settembre, in attesa che l’iter autorizzativo si completi. Di recente, è stato siglato il contratto con Saipem per i lavori di posa della pipeline che collegherà i due giacimenti “Argo” e “Cassiopea” con l’area a terra. I sindacati locali hanno rilanciato la necessità che si acceleri per arrivare all’avvio vero e proprio dei cantieri, che potrebbero assicurare lavoro per almeno due anni.

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