Gela. Un fucile calibro dodici ed altre armi, tutte in un appartamento di Settefarine. I controlli nell’appartamento. A processo, è finito un operaio, Orazio A., che ormai da anni vive fuori dalla Sicilia. Quelle armi, però, non le avrebbe custodite secondo quanto stabilito dalle norme in materia. Così, è finito a processo davanti al giudice Marica Marino. “Ci vennero segnalati anche dei furti in quell’abitazione – ha detto uno dei funzionari di polizia intervenuti – alla fine, prendemmo in custodia il fucile. Il proprietario aveva lasciato le armi all’interno di un vano ma senza alcuna effettiva protezione”. L’imputato, difeso dall’avvocato Enrico Aliotta, deve rispondere alle accuse mosse dai magistrati della procura. Le armi e le munizioni, in gran parte regolarmente detenute, sarebbero però diventate un grosso pericolo, soprattutto qualora fossero finite nelle mani di eventuali gruppi pronti a servirsene.
