“Cavallo di ritorno” ai titolari di un’agenzia funebre, testimoni in aula: si opposero alle pretese

 
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Immagini di repertorio

Gela. Avrebbe tentato il “cavallo di ritorno” ai danni dei titolari di un’agenzia funebre della città. Contestazioni che hanno portato a processo il quarantasettenne Gianfranco Turco, con una lunga sequesnza di precedenti alle spalle. Davanti al giudice Marica Marino, in udienza, sono stati sentiti proprio i titolari e alcuni collaboratori dell’attività. Turco, per la procura, si sarebbe recato all’agenzia pretendendo denaro per la restituzione di materiale edile che aveva precedentemente rubato. L’esame dei testimoni è stato piuttosto complesso. Uno dei titolari ha confermato in pieno le richieste insistenti di Turco. Lui però rifiutò di dare seguito, facendo in modo che si allontanasse. Non ci fu nessuna accettazione delle presunte imposizioni. I testimoni hanno risposto alle domande del pm Sonia Tramontana e del difensore, l’avvocato Salvo Macrì.

Mentre i testimoni hanno confermato, il legale ha invece insistito su alcune possibili incongruenze della loro versione dei fatti. E’ stato ricordato che l’imputato sporse denuncia per aggressione e lesione.

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