Condannato dopo le minacce ad un’assistente sociale del Comune: “Tutto può succedere…come per Borsellino!”

 
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Gela. I suoi tre figli vennero trasferiti in una comunità protetta e lui, per tutta risposta, prese di mira una delle assistenti sociali di Palazzo di Città che si occuparono del caso.

“Tutto può succedere…come per Borsellino!”. Adesso, Gaspare P. dovrà pagare una multa da 2 mila euro. La decisione è stata adottata dal giudice Manuela Matta che ha condannato l’uomo. In base alle accuse, l’imputato avrebbe rivolto minacce e vere e propri avvertimenti ad una delle assistenti sociali che, su mandato del tribunale dei minori di Caltanissetta, supervisionarono il trasferimento dei piccoli all’interno di una struttura protetta. “Tutto può succedere, come è accaduto a Borsellino!”. Il disoccupato si sarebbe rivolto in questo modo, nell’estate di tre anni fa, alla vittima e ad alcune sue colleghe tra gli uffici del municipio.

La denuncia della donna. Mesi di pressioni che, alla fine, portarono la funzionaria comunale a denunciare i fatti. Il pubblico ministero Giampiero Cortese, invece, aveva chiesto la condanna a un anno di reclusione. Il trasferimento dei bambini si rese necessario a causa dello stato di forte precarietà nel quale si trovavano quotidianamente a vivere.

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