“Da parte del sindaco il coinvolgimento c’è”, Di Dio: “I problemi sono dentro FI”

 
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Il capogruppo consiliare di Forza Italia Luigi Di Dio

Gela. La “pace” interna a Forza Italia non sembra dietro l’angolo. Dopo giorni di confronto, nel fine settimana il coordinatore cittadino Vincenzo Pepe ha cercato di far rientrare il caso. In realtà, sembrava che la vera anomalia politica potesse montare nel rapporto tra gli azzurri e il sindaco Lucio Greco. Però, le cause sono ancora più profonde. “Onestamente, ormai da un certo periodo il sindaco Lucio Greco sta coinvolgendo – dice il capogruppo forzista Luigi Di Dio – magari, lo ha fatto in maniera tardiva o all’ultimo minuto, ma rispetto al passato il coinvolgimento c’è. Non si possono addebitare sempre responsabilità al sindaco. I problemi sono interni a Forza Italia”. Di Dio, nonostante il rilancio amministrativo, non ha per nulla condiviso le scelte del partito. “L’ha detto anche il coordinatore Pepe – continua – ci sono consiglieri che non si sentono rappresentati nell’amministrazione comunale, dove però c’è un assessore del partito, che onestamente io non riconosco”. Il capogruppo è fin troppo esplicito e conferma che le scelte del partito non le sente sue, con la riconferma in giunta dell’assessore Nadia Gnoffo. “Non riesco a capire perché non si è dato spazio a uomini e donne che hanno contribuito al risultato del gruppo – aggiunge – il nome dell’assessore non è stato proposto. E’ stato solo dato”. Il dialogo interno tra il capogruppo e l’assessore pare decisamente compromesso.

Sembra che il deputato Ars Michele Mancuso non sia riuscito a raggiungere la sintesi politica tra i suoi. Il parlamentare regionale, fin  dall’inizio ha sostenuto il progetto politico del sindaco e la presenza in giunta dell’assessore Gnoffo. Soluzioni che non tutti sostengono, come ha fatto capire Di Dio, che l’ha ribadito in questi giorni di confronto. Il capogruppo, però, esclude iniziative plateali, che potenzialmente lo porterebbero fuori dal partito. “Lasciare Forza Italia? Sono voci infondate – conclude – a questo partito ho dedicato tempo, iniziative e la mia voglia di fare politica. Non vedo perché dovrei lasciarlo. Voglio proseguire il confronto interno e valutare. Chiaramente, non ho la capacità di predire il futuro, ma escludo l’addio al partito. Spero, invece, che ci possa essere uno slancio. Anche la segreteria locale dovrebbe avere maggiore autonomia”. Di Dio ha posto delle questioni politiche e il partito dovrà misurarsi con posizioni, come le sue, che certamente sembrano piuttosto in controtendenza.

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