Demolizione pontile, Greco: “E la ricostruzione? Dalla Regione per ora solo una promessa”

 
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Greco durante un sopralluogo al pontile sbarcatoio

Gela. Tra Greco e il gruppo di “Liberamente”, questa volta ci si mette il pontile sbarcatoio. Con il rilancio amministrativo, l’avvocato ha dato parecchio spazio amministrativo al gruppo, che da tempo ormai è legato all’assessore regionale Toto Cordaro, lo stesso che ha ufficializzato i fondi per la demolizione del pontile sbarcatoio e dell’ex lido “La Conchiglia”. Se i consiglieri di “Liberamente”, Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti, hanno parlato di scelta inevitabile, soprattutto per il pontile sbarcatoio ormai non più recuperabile; il sindaco invece qualche certezza in più se l’aspetterebbe, anzitutto dalla Regione. Le parole di Greco, sul tema, sono piuttosto eloquenti. “Non può essere salutata con gioia una notizia come questa, perché rappresenta la fine di una parte importante della storia della nostra città. Consapevoli del valore altamente simbolico delle due strutture e in particolar modo del pontile sbarcatoio, immortalato nei libri di storia in occasione dello sbarco degli americani – dice – come amministrazione abbiamo cercato tutte le strade per salvaguardarlo, chiedendo una approfondita indagine diagnostica mirata al mantenimento di tutta la struttura o parte della stessa. Sono molto amareggiato e sicuro di interpretare lo stato d’animo di tutta la cittadinanza. Sarei stato certamente più felice se, contestualmente, fossero stati trovati i fondi per la ricostruzione. Posso capire che la Regione abbia maturato questa decisione per motivi di sicurezza, ma vorrei che si capisse che, da primo cittadino, sono spinto a chiedere la salvaguardia di questo immenso patrimonio da ragioni di attaccamento e di amore verso la città. Posso anche capire la posizione dei due consiglieri di “Liberamente” che, per motivi politici, sono legati all’assessore regionale che ha deciso per l’abbattimento, ma la logica suggerisce che c’è una grande differenza tra certezza e promessa”. Il sindaco, quindi, dalla Regione, oltre ai fondi per la demolizione, si sarebbe aspettato anche un progetto complessivo per la ricostruzione.

“I soldi per demolire sono stati trovati, quelli per ricostruire? Poi si vedrà – aggiunge – quella di oggi per me, decisamente, non è una bella giornata. Sicuramente, la reazione dell’avvocato è tutt’altro che accomodante, sia verso il governo regionale che rispetto a quanto sostenuto invece dagli alleati di “Liberamente”.

2 Commenti

  1. Dopo la demolizione e la bonifica sono certo che i fondi per la ricostruzione del vecchio rudere si debbano trovare dopo un progetto esecutivo del comune. Morto un papa si nomina un’altro #

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