I tifosi non hanno scuse, 37 abbonamenti sono una offesa a chi investe e rischia nel Gela

 
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Gela. Trentasette. Un numero improponibile che non ammette giustificazioni.

E’ il numero dei tifosi che hanno già prenotato l’abbonamento del Gela per il prossimo campionato. Il numero lo ha confermato lo stesso presidente Angelo Mendola, non nascondendo l’amarezza. Tutta qui la risposta di una tifoseria che poco più di un mese fa piangeva, imprecava, si lamentava (come abitudine) per il rischio che la propria “amata” squadra scomparisse dai radar del calcio?

Ognuno deve svolgere il proprio ruolo. La famiglia Mendola si è assunta l’onere di gestire il club la prossima stagione e sin qui gli investimenti sono stati importanti, di altissimo livello. L’amministrazione comunale deve fare in modo che lo stadio Presti sia accogliente ed efficiente. I tifosi devono fare solo due cose: comprare l’abbonamento e sostenere la squadra. E non lo hanno fatto.

Forse non è ben chiaro che trovare persone disposte ad investire centinaia di migliaia di euro nel calcio è sempre più difficile e raro. E l’unico modo per non fare in modo che ogni anno si ricominci daccapo è quello di dimostrare concretamente, e non con i social o a parole, di comprare l’abbonamento o il biglietto al botteghino.

Per la cronaca acquistando il ticket per l’intera stagione ogni singola gara costerà circa 8 euro, addirittura 3 euro in curva (60 tutta la stagione). E non tiriamo fuori la storia della crisi economica.

A Messina, con una squadra fantasma, davanti al rischio scomparsa i tifosi hanno risposto prenotando 1400 abbonamenti. Si, avete capito bene, 1400. Ora, non si chiede la stessa cosa in una città che ha raggiunto l’apice in serie C1 (200 abbonamenti) dopo che il compianto Carmelo e poi Angelo Tuccio sborsarono 800 mila euro (ottocentomila) per regalare la Prima Divisione alla città. Volete altre provocazioni? Sono convinto anche nella vicina Licata la risposta sarebbe stata diversa.

E non cerchiamo le scusa della cultura, della mentalità, dei soldi. Tutti, o quasi, a casa abbiamo l’abbonamento a Premium o Sky (costo minimo 24 euro). Ora nessuno chiede di disdire l’abbonamento per la squadra del cuore di serie A, ma se dite di amare anche il Gela dimostratelo.

Altrimenti non vi lamentate sui social quando (il rischio ci sarà sempre) il Gela scomparirà nuovamente. Perché di pazzi come Angelo Tuccio, Angelo Mendola, ce ne saranno sempre meno.

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