I pro-sfiducia corrono, inoltrata la bozza della mozione…Panebianco: “Forse presentiamo un nostro testo”

 
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Gela. Il controverso rapporto con Tekra, i debiti maturati, una maggioranza politica che non c’è mai stata e una città in crisi profonda. Sono questi i capisaldi della sfiducia (la terza) al sindaco Domenico Messinese. Una prima bozza della mozione, che dovrebbe essere depositata la prima settimana di settembre, è stata inoltrata a tutti i consiglieri comunali. Sono stati quelli del fronte dei diciotto a prendere l’iniziativa, dopo la riunione dello scorso giovedì. Sostanzialmente, si tratta di un testo che si rifà a quello dello scorso dicembre, quando poi la seconda mozione affondò in consiglio comunale. “E’ stata trasmessa – dice il capogruppo di Noi con l’Italia Vincenzo Cirignotta – di modo che i consiglieri possano, eventualmente, chiedere di inserire delle aggiunte o prevedere delle modifiche. Vogliamo comunque rispettare i tempi che ci siamo dati, ovvero chiudere con le firme entro il 10 agosto e poi depositare la mozione la prima settimana di settembre”.

Se il passo dei pro-sfiducia appare piuttosto lesto, è anche vero però che i testi della mozione potrebbero moltiplicarsi. I dem hanno già annunciato di voler dire la loro, senza escludere di sottoporre al resto del consiglio una mozione con contenuti alternativi. Vogliono “incidere politicamente”, così hanno detto alla riunione di giovedì e ribadito sabato nel corso di una conferenza stampa. Stanno riflettendo sulla possibilità di presentare un testo da loro redatto anche i consiglieri di DiventeràBellissima. I rappresentanti all’assise civica del movimento di Nello Musumeci per ora non firmeranno la mozione dei diciotto, ma decideranno in aula. “Vogliamo valutare quel testo – dice Giovanni Panebianco – ma potremmo proporne uno nostro. Non lo escludiamo. Va verificato, inoltre, se con l’approvazione in aula della sfiducia, ci sia direttamente il passaggio alla fase commissariale e poi a quella elettorale. La procedura non è così chiara”. Panebianco, lo scorso 22 dicembre, venne duramente attaccato perché ritenuto responsabile del “fallimento” della discussione in aula (il consigliere sollevò una questione formale decidendo di ritirare la firma). Dietro l’angolo, si staglia di nuovo l’ombra della moltiplicazione dei testi, così come accadde un anno fa.

1 commento

  1. Noi Cittadini Gelesi vi abbiamo finito di conoscere ,siete tutti nessuno escluso invisi a tutta la Città,Non siete credibili fate tutto questo balletto solo per perdere tempo e portare a casa l’emolumento e intanto Gela sprofonda sempre più nel caos ,ve lo abbiamo detto e ripetiamo c’è ne ricorderemo al momento delle Elezioni

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