I soci delle cooperative dell’indotto Eni in stato d’agitazione, “intervenga un commissario del governo”

 
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Gela. Dichiarato lo stato d’agitazione di tutti i soci lavoratori delle cooperative aderenti a Legacoop. Un commissario del governo che segua l’iter. Una decisione che arriva davanti allo stallo degli accordi conclusi lo scorso novembre al ministero dello sviluppo economico per gli investimenti di Eni in città. L’iniziativa arriva all’indomani della presa di posizione del presidente regionale di Legacoop Leonardo Li Causi e del rappresentante nazionale Giovanni Salsetta. Le cooperative chiedono di avere una tempistica precisa per il rilascio delle autorizzazioni, necessarie all’avvio dei lavori in fabbrica. Vanno oltre, però. Vogliono il commissariamento dell’intero iter per il riavvio della produzione nella fabbrica Eni di contrada Piana del Signore e per l’attuazione del programma d’investimenti concordato a Roma lo scorso novembre. Dovrebbe essere il governo, secondo i vertici di Legacoop, ad intervenire con un proprio commissario. Intanto, nel tentativo di salvare le proprie aziende, si dicono pronti a sit in di protesta davanti la presidenza della regione e al ministero dello sviluppo economico.

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